Dal 1° ottobre 2024 è disponibile la nuova procedura per la presentazione della domanda di ammissione alla pratica forense presso l’Avvocatura territoriale e centrale dell’INPS.
I relativi bandi saranno esposti presso le Direzioni regionali, le Direzioni di Coordinamento metropolitano e i Consigli degli ordini degli avvocati territorialmente competenti, nonché pubblicati sul sito internet dell’Istituto.
La domanda per l’ammissione alla pratica forense dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica, utilizzando le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) oppure CIE (Carta di identità elettronica 3.0), accedendo al servizio online (secondo il percorso Homepage – Avvisi, bandi e fatturazione – Avvisi – Pratica forense presso l’avvocatura dell’INPS) nel periodo di apertura della campagna annuale, dal 1° ottobre 2024 al 31 luglio 2025, ultimo giorno utile per l’invio delle domande.
Saranno escluse le domande presentate con modalità diverse da quella telematica.
La domanda di ammissione alla pratica forense dovrà essere presentata per uno soltanto degli Uffici legali dell’INPS citati nell’articolo 1 dei singoli bandi. Alla domanda dovrà essere allegato, a pena di irricevibilità della stessa, un curriculum vitae, con l’indicazione degli eventuali titoli post lauream, redatto nel formato europeo (in pdf, jpg o png), e la dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa agli esami sostenuti con relativa votazione.
Per la presentazione della domanda di ammissione al praticantato è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’UE in possesso dei requisiti previsti dall’art. 17, comma 2 della L. 247/2012;
essere in possesso dei requisiti richiesti per l’iscrizione nel Registro dei praticanti avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati presso il tribunale nel territorio del cui circondario si trova l’Ufficio legale dell’INPS indicato nella domanda di pratica;
se già iscritto nel Registro dei praticanti avvocati, non avere un’anzianità di iscrizione superiore a sei mesi.
I suddetti requisiti dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda.
Le domande pervenute concorreranno alla formazione di elenchi di candidati per sede dai quali gli Uffici Legali competenti potranno attingere nel momento in cui si libereranno dei posti utili allo svolgimento della pratica forense.
Gli elenchi costituiti saranno aggiornati con le domande presentate nel periodo di apertura della campagna annuale.
Inoltre, per la permanenza negli elenchi degli aspiranti praticanti occorre non aver superato gli otto mesi di iscrizione nel registro dei praticanti presso il Consiglio dell’Ordine. Nell’eventualità in cui il candidato dovesse perdere il predetto requisito, il suo nominativo verrà cancellato dall’elenco.
Nel momento in cui si libereranno dei posti utili allo svolgimento della pratica forense, una commissione, appositamente costituita presso ciascuna Direzione regionale e di Coordinamento metropolitano e la Direzione generale, verificherà l’ammissibilità delle candidature e, sulla base dei criteri valutativi riportati nel bando, formerà la graduatoria.
Le Direzioni regionali e di Coordinamento metropolitano e la Direzione centrale Risorse umane, per l’Avvocatura centrale, verificheranno il possesso dei requisiti prescritti dal bando e la veridicità delle dichiarazioni rese nella domanda di partecipazione.
Le graduatorie saranno pubblicate sul sito istituzionale dell’Istituto nella stessa sezione nel quale è stato pubblicato il bando per l’ammissione alla pratica forense.