Poste Italiane: i consigli ai cittadini per contrastare le truffe

“L’ingaggio fa sempre leva sull’emotività. Cambiano le dinamiche, a volte si evolvono gli strumenti ma è sempre la paura o la vergogna a far cadere nell’inganno. In alcuni casi è la convenienza di un prodotto o servizio, ovviamente finta, a far breccia nel cliente”.

A parlare è Rudy Raniolo, responsabile di Fraud Management Poste Italiane in Sicilia che, esperienza alla mano, desidera ribadire ai cittadini l’importanza di seguire attentamente il vademecum che aziende e istituzioni periodicamente diffondono.

“Non esistono periodi più o meno caldi. È bene non abbassare mai la guardia perché chiunque, anche il cittadino più tecnologicamente evoluto, come il giovane, può essere raggirato. I truffatori sono sempre più abili. Si passa da quelli che vendono polizze assicurative in cambio di poche monete, a quelli che riescono a convincere i cittadini a versare in poche ore anche migliaia di euro”.

È il caso di un cittadino del Ragusano che era stato convinto da un falso operatore postale a versare un importo di 8mila euro a favore di un inesistente direttore postale. In sostanza il cliente, raggirato telefonicamente da un truffatore, veniva informato che a causa di un tentativo di frode sul proprio conto corrente era necessario spostare urgentemente i fondi dal conto personale a quello del direttore. Fortunatamente il cliente è stato raggiunto da un’ulteriore telefonata del truffatore proprio mentre si trovava allo sportello, così il dipendente è riuscito a dissuaderlo dall’operazione.

“Certe dinamiche sono note al nostro personale anche grazie ai corsi di formazione che l’azienda eroga costantemente. Gli sportellisti imparano, anche con l’esperienza, a notare atteggiamenti inconsueti. La fiducia che il cliente ripone in loro può fare poi davvero la differenza” – aggiunge Rudy Raniolo.

Ed è certamente sulla diffusione della conoscenza, sia verso i cittadini con i vademecum sia verso i dipendenti con i corsi specifici, che Poste Italiane investe per diffondere consapevolezza. Nell’arco dell’ultimo anno in Sicilia Poste Italiane ha erogato oltre 4mila ore di formazione tra corsi in presenza e in e-learning.
Nella sezione dedicata alla sicurezza del sito poste.it sono illustrati, insieme a diversi video esplicativi, una serie di altri consigli utili ai clienti per promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità.

Poste Italiane ribadisce che non chiede mai dati riservati in nessuna modalità (e-ail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità e si raccomanda di

• Non rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center in cui ti vengono chiesti i tuoi codici personali (utenza, password, codici di sicurezza, dati delle carte di pagamento
• Controlla sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verifica che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro (ad esempio controlla come è scritto l’indirizzo e-mail da cui ti è arrivata);
• Non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale;
• Non cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette; se per errore dovesse accadere, non autenticarti sul sito falso, chiudi subito il web browser;
• Segnala a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it. Immediatamente dopo cestinale e cancellale anche dal cestino;
• Digita direttamente l’indirizzo Internet https://www.poste.it/ nella barra degli indirizzi del web browser per visitare il sito di Poste Italiane;
• Utilizza l’App per usufruire anche del servizio gratuito di push notification ed essere informato in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il tuo conto corrente e le tue carte di pagamento. In alternativa attiva il servizio di notifica tramite SMS sul tuo telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app. Per ulteriori informazioni sul servizio consulta i fogli informativi nella sezione Trasparenza Bancaria del sito Poste.it.