L’accordo per l’avvio dei lavori al porto rifugio ha ricevuto l’approvazione della giunta regionale, che ha ufficializzato l’intesa. Tuttavia, sarà necessario integrare l’accordo con ulteriori finanziamenti, fino a un massimo di quaranta milioni di euro, come stabilito dall’Autorità portuale della Sicilia occidentale, ora responsabile dell’esecuzione degli interventi.
L’accordo, insieme alla delibera di “apprezzamento” del governo Schifani, è stato pubblicato, confermando quanto comunicato la scorsa settimana in merito al passaggio in giunta.
I documenti ora disponibili non solo esprimono il sostegno all’iniziativa dell’assessorato regionale alle infrastrutture, ma delineano anche nel dettaglio l’accordo attuativo e i ruoli dei vari enti coinvolti. L’unica fonte di finanziamento attualmente disponibile è il fondo di compensazione Eni, assegnato diversi anni fa ma mai utilizzato concretamente.
L’Autorità portuale si farà carico dei costi complessivi, mentre parte dei quasi cinque milioni di euro originariamente previsti è già stata impiegata per alcuni interventi parziali effettuati nel corso degli anni.
Fino ad ora, sono stati spesi 1.329.370,87 euro, di cui 335.701,50 euro per la riprofilatura del canale interno. La spesa maggiore è stata destinata alla caratterizzazione delle sabbie, per un totale di 515.692,66 euro, cui si aggiunge una successiva integrazione di 414.841,71 euro. Inoltre, 63.135,00 euro sono stati spesi per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e la valutazione ambientale strategica (VAS) del progetto.
Il sindaco Di Stefano ha sottolineato che le somme delle compensazioni sono destinate alla città e che né la Regione né l’Eni hanno contribuito con fondi propri fino a questo momento. Il primo cittadino e il comitato pro porto attendono ora che l’Autorità portuale presenti ufficialmente il progetto dei lavori, inizialmente previsto per la fine di settembre, ma al momento senza aggiornamenti concreti.
Le procedure per il porto si protraggono da anni, ostacolate da complicazioni politiche e burocratiche. L’accordo, avviato sotto la precedente amministrazione Greco, potrebbe finalmente sbloccare la situazione.
Nel frattempo, sono in corso lavori alla banchina di riva, e nuovi attracchi sono stati attivati presso il porto isola per sopperire alle carenze del porto rifugio.
L’amministrazione comunale ha anche annunciato che il progetto di un terminal container è incluso nel Piano territoriale regionale. Ottenere il dragaggio del porto rifugio rappresenterebbe un passo importante, dopo anni di stasi.