Ponte sullo Stretto di Messina, Musumeci: “È una necessità, il governo smetta di balbettare”

Presenta l’accordo fra Caronte e il fondo inglese Basalt, ma intanto riapre la partita del Ponte. Il presidente della Regione Nello Musumeci rispolvera il dossier sul collegamento stabile fra Messina e Reggio Calabria: “Sul Ponte sullo Stretto di Messina – dice – la mia opinione è la stessa da sempre, da quando facevo l’eurodeputato. Il governo regionale è per il Ponte sullo Stretto di Messina, non è un capriccio ma una esigenza infrastrutturale essenziale per completare la rete che dal cuore dell’Europa deve arrivare fino a Palermo”.

Per Musumeci lo Stato “deve pensare alle grandi infrastrutture. Speriamo che il governo nazionale possa quanto meno assumere una decisone definitiva, chiara e netta invece di balbettare su questo tema”. Per il governatore, del resto, le priorità sono più d’una: “Noi – dice – stiamo lavorando per rendere più competitiva la rete infrastrutturale dell’Isola, ma lo Stato deve pensare ai porti che devono diventare competitivi in un Mediterraneo che torna a esser luogo di transito dei traffici marittimi”.

E mentre Musumeci professa serenità sulla partita della Finanziaria in corso all’Ars (“Stiamo esaminando il bilancio a gennaio, è un grande risultato. Se poi per approvarlo serve una settimana in più o una settimana in meno, non cambia”), in Sala rossa va dunque in scena la celebrazione dell’accordo fra Caronte e Basalt, con i secondi che hanno acquisito il 30 per cento della società di traghetti: “Da oggi – dice l’amministratore delegato Vincenzo Franza – Caronte&Tourist non è più solo una delle tante aziende locali ma adesso può legittimamente aspirare a ben altri obiettivi, che saranno non solo nell’interesse proprio ma anche dei territori in cui è nata e cresciuta e a beneficio anche delle parti sociali e dell’ambiente. Abbiamo trovato il partner che cercavamo in Basalt che nella persona di Jon Hanna e del suo team ha duramente lavorato per chiudere questa operazione”.

Franza spiega la genesi dell’intesa: “Dopo avere valutato la possibilità di quotare in borsa la società – racconta – abbiamo ricevuto l’interesse di un partner finanziario capace di apprezzare le strategie e gli investimenti di lungo periodo è disponibile ad affiancarci nel percorso inevitabilmente non breve per la realizzazione del nostro piano. Abbiamo quindi scelto come partner un cosiddetto fondo infrastrutturale, presente anche in contesti simili a quelli in cui opera Caronte&Tourist, che sia capace di garantire la stabilità dell’investimento, apportando al contempo tutta la professionalità necessaria e garantire che Caronte&Tourist sia un’azienda gestita secondo criteri di qualità di livello internazionale e che quindi possa godere della fiducia degli operatori degli altri mercati in cui andrà a operare”. “Questo accordo – aggiunge Musumeci – è importante perché si caratterizza come elemento di attrazione per i grandi investimenti e alimenta fiducia e speranza negli imprenditori coraggiosi arditi ma anche lungimiranti, ma la seconda ragione è che si consolida un gruppo imprenditoriale altamente specializzato nei trasporti marittimi”. (repubblica.it)

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