Polizia, denunciato per lesioni personali “tifoso” catanese 49enne

CALTANISSETTA – E’ accaduto ieri allo stadio Palmintelli del Capoluogo, a seguito di una accesa lite scaturita al termine di un incontro di calcio tra giovanissimi. Il catanese inveisce contro l’arbitro che, a suo dire, ha insultato il figlio in campo.

Nella mattinata di ieri gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti sono intervenuti presso lo stadio Palmintelli del Capoluogo poiché al termine di un incontro di calcio, disputato tra due squadre di giovanissimi regionali – Sportina club Nissa e Giovani leoni di Catania –, era scoppiata un’accesa lite.

In particolare, l’arbitro raccontava ai poliziotti che, poco prima del loro arrivo, era intervenuto poiché alcuni giocatori si colpivano con calci e pugni a bordo campo. Nel tentativo di sedare gli animi in campo entravano anche alcuni dirigenti e altri giocatori delle due squadre.

L’arbitro, una volta sedati gli animi e attribuite le responsabilità, cercava di comminare la sanzione disciplinare sportiva del cartellino rosso ad alcuni giocatori della squadra ospite, quando era bloccato al polso dall’allenatore della stessa e sentiva un forte dolore alla nuca poiché colpito alle spalle con un pugno.

I poliziotti, intervenuti a seguito di richiesta pervenuta al 113, su indicazione dell’arbitro, identificavano l’autore del pugno, padre di uno dei ragazzi della squadra ospite, il quale riferiva agli agenti di essere presente allo stadio per seguire la partita del figlio e, al termine della stessa, notando che era scaturita un’accesa lite decideva di intervenire; lo stesso spiegava di aver inveito contro l’arbitro poiché questi aveva offeso il proprio figlio.

L’uomo, sulla base della querela presentata dall’arbitro, che ha riportato lesioni refertate presso l’ospedale Sant’Elia e giudicate guaribili in 3 giorni, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di lesioni personali.

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