CALTANISSETTA – Nota del consigliere comunale Annalisa Pettitto nei confronti dell’Asp nissena.
In data odierna ho inviato una diffida ai vertici dell’ASP di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone e Marcella Santino, al fine di procedere urgentemente al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’acquisto di protesi e attrezzatura riabilitativa di diversa natura (plantari, busti, scarpe ortopediche, etc.), inspiegabilmente ed immotivatamente ad oggi non rilasciate con il chiesto e dovuto visto da parte del direttore f.f. Gabriele Roccia.
In questi giorni ho ricevuto diverse segnalazioni da parte di famiglie nissene che da troppo tempo sono in attesa di veder apposto il visto e l’autorizzazione da parte dell’ASP nelle pratiche relative agli acquisti dei suddetti strumenti, ausili e supporti indispensabili per la vita quotidiana dei portatori di handicap.
E’ inaccettabile che i portatori di handicap e le loro famiglie soffrano, ulteriormente, a causa dell’inerzia manifesta, che si traduce in insensibilità e menefreghismo, dimostrato, ancora una volta, dai responsabili dell’ASP . Non è consentito a nessuno ignorare le difficoltà patite dai più deboli, calpestando, peraltro, gli obblighi di legge.
Il mancato rilascio delle citate autorizzazioni, previsti per legge, lede profondamente il diritto non solo alla salute ma anche quello alla dignità della vita di ogni singolo paziente ed il tutto per ragioni che sfuggono ad una normale logica di gestione dei servizi sanitari di Codesta ASP che, ancora e per l’ennesima volta, si rivela fallimentare a partire dai servizi primari ed indefettibili che dovrebbe, per legge, offrire all’utenza.
Nella stessa diffida ho chiesto all’assessore regionale della salute, Ruggero Razza, di intervenire, tempestivamente, presso i responsabili dell’ASP di Caltanissetta, ad esclusiva tutela di categorie fragili come coloro che necessitano di protesi, attrezzatura riabilitativa di diversa natura privati ingiustamente dall’inerzia e dalle omissioni burocratiche dei rispettivi responsabili, affinchè sia immediatamente ripristinato il sacro santo diritto alla salute dei medesimi.