”Poi ci tiriamo i conti di persona”. Minacce su facebook al sindaco Roberto Gambino

«Poi ci tiriamo i conti di persona». Durante la diretta quotidiana dalla sua pagina, del sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino nel giorno di Pasqua, un cittadino con tanto di nome e cognome probabilmente un profilo fake, ha scritto un messaggio pesante, contenete minacce all’indirizzo del primo cittadino di Caltanissetta. «Ti veniamo a prendere a casa e non è una minaccia», questa una delle frasi scritte in un commento mentre Gambino parlava alla città. La ragione della rabbia pare sia la concessione dell’istallazione della linea 5G, che ancora tra l’altro a Caltanissetta non è in discussione. Secondo una corrente di pensiero le antenne provocano fortissime e dannose radiazioni, teorie smentite però da altri studi. Al momento a Caltanissetta non c’è nessuna istallazione. Infatti, l’incipit del messaggio è: «Bravo sindaco, abbiamo saputo che stanno continuando ad istallare il 5G».

Il sindaco non ha voluto commentare l’accaduto se non con poche parole: «Non siamo né eroi né martiri, continuiamo a fare il nostro dovere in trincea, non ho altro da dire, lasciatemi lavorare in silenzio». Non ha voluto aggiungere altro Gambino.

Il messaggio in questo momento è nelle mani della Digos, che ha aperto un’indagine. Questa la continuazione: «Siamo noi che la verremo prendere a casa e non è una minaccia si ricordi che lei è un nostro impiegato». Pare non sia la prima volta che dallo stesso profilo arrivino minacce ed insulti all’indirizzo di Gambino, infatti sul nome profilo dal quale sono arrivate le minacce si legge «fan più attivo». Il sindaco ha glissato sul punto, ma da Palazzo del Carmine filtrano alcune indiscrezioni che riguarderebbero una volontà iniziale di incontrare la per- sona in questione per ascoltarla, ma dopo che la notizia è diventata di dominio pubblico, la Digos ha stoppato ogni proposito di Gambino. Adesso ci sono le indagini in corso. Pare non voglia sporgere denuncia il sindaco, ma gli inquirenti procederanno d’ufficio.

Caltanissetta ha una triste storia alle spalle, quella di Michele Abbate, ucciso a coltellate davanti al suo studio professionale di medico di famiglia, mentre era ancora da meno di un anno sindaco di Caltanissetta. Massima cautela ed attenzione, pertanto, sulle minacce giunte a Gambino. Il messaggio incriminato è stato cancellato dalla pagina con la diretta del sindaco, ma ci sono gli screenshot conservati dalle forze dell’ordine. Più che dalla politica gli attestati di solidarietà sono arrivati dal web. Tanti cittadini sulla pagina del sindaco e sulla pagina di una tv locale (TFN) si sono raccolti attorno a Gambino. fonte: (gds.it *IB*)

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