PiùCittà: “Pensare e agire la riconciliazione per una Città divisa”

CALTANISSETTA – Non avremmo mai voluto scrivere questo comunicato, ma giunti ad una decisione sofferta e condivisa, è necessario giustificarne il senso a noi stessi e a quanti ci hanno generosamente sostenuti.

piùCittà nacque nel maggio di un anno fa con l’intento di promuovere azioni concrete sul territorio, cucendo con spirito di servizio realtà associative, produttive e culturali, studiando soluzioni, incoraggiando verso visioni possibili e concrete. Le attività estive hanno fatto maturare un’ipotesi di coinvolgimento elettorale che è sfociato nella proposta di un CLuster svoltosi a novembre e a cui parteciparono non molte forze politiche, ma molti cittadini.

In nessun momento del percorso come rappresentanti del Movimento abbiamo inteso indicare nomi di candidato sindaco/sindaca o di contrattatori di posizioni individuali. In tutti i momenti, viceversa, abbiamo dialogato cercando di verificare se si intendesse uscire da logiche oppositive e di contrasto per il conseguimento di un bene generale.

La presentazione delle linee programmatiche avvenuta precocemente, il giorno 6 febbraio, intendeva produrre uno stimolo a sedersi con tutti e a verificare cosa potesse essere messo in comune nei diversi programmi di modo da rassicurare la cittadinanza in merito al fatto che, chiunque avesse vinto, su alcuni e nodali punti non ci sarebbero state maggioranza e opposizione, né veti incrociati, né fuoco amico, perché la città non è una tela di Penelope su cui intessere occupazioni di spazi e discontinuità preconcette, ma è una comunità dignitosamente in attesa di essere curata. Temi come le infrastrutture, la rete viaria e ferroviaria, la difesa di servizi di alto livello (Ospedale e Corte d’Appello), la rivalutazione di alcuni contratti come quello del servizio idrico, la messa a sistema degli organismi partecipativi, la gestione degli spazi sportivi e culturali, l’individuazione di una realtà identitaria attorno a cui concentrare e concertare anche con gli altri Enti e le deputazioni regionali e nazionali tutte le azioni di crescita, avrebbero bisogno di strategie di intervento forti, costanti e compatte. Il rischio è quello di perdere il poco che è rimasto e di essere sempre più dipendenti rispetto ad altre aree.

Questo il nostro ruolo, ruolo che avremmo voluto poter esercitare umilmente e con responsabilità dai banchi del Consiglio Comunale.

Oggi, decadute per un mero fatto tecnico le possibilità di realizzare quanto un mese fa si era deciso, ossia portare avanti una innovativa ed inedita alleanza, proposta con scarsa cautela ed eccesso di entusiasmo dal Movimento 5Stelle, ci troviamo di fronte a due strade: considerare una nona candidatura a sindaco o valutare la sospensione di un percorso. In nessun caso abbiamo considerato altre opzioni di accomodamento che avrebbero svilito la coerenza e trasparenza dei nostri obiettivi politici.

La città, a nostro avviso, vive un momento di passaggio fragile e delicato, che potrebbe rivelarsi esiziale. Non è il più il tempo per lanciare strali fondati su acrimonie spesso personali prima ancora che di gruppo. Non è tempo per proporre candidature sia pur legittime ma con leadership autoreferenziali. Non è tempo per cercare strapuntini in cui far valere quantità piuttosto che qualità.

Sentiamo parlare di orgoglio, amore, dignità: i sentimenti non si dichiarano, pensiamo invece che si dimostrino nella costruzione paziente e diuturna di una difficile ma necessaria conciliazione.

In una città “terremotata” come la nostra occorre ripartire da principi semplici e fondativi: riconoscimento reciproco (non c’è schieramento in cui non alberghino buona volontà e reale passione civica), capacità di collaborazione e integrazione delle competenze politico-amministrative, assunzione di responsabilità collettiva, condivisione dei processi.

In questa prospettiva non gioverebbe né a noi né alla città una ennesima frantumazione per puro valore di presenza. Siamo nati per aggregare, non per far confondere o dimostrare una testimonianza che in ogni caso ciascuno dei nostri aderenti dimostra, operando sempre e comunque a favore della città, a prescindere dal momento elettoralistico. In ogni caso ringraziamo tutti quanti, in questa ultima fase, si sono messi spontaneamente a disposizione per sostenerci in quanto forza politica.

Torniamo a confidare nell’investimento prolungato nella società civile, che a Caltanissetta è viva e presente in diversi spazi sociali e senza la quale nessuna amministrazione sarebbe in grado di portare avanti alcunché: che si tratti di comitati su progetto, di salvaguardia di luoghi, di pulizia e sistemazione di spazi condivisi, di distribuzione di pasti ai disagiati, di sostegno alla famiglia e alla maternità, di proposte di intitolazione di strade, di organizzazione di attività culturali, di trasporto a spalla del fercolo del Santo Patrono o del Cristo Nero, la politica deve farsi facilitatrice di un contesto di sostegno e valorizzazione delle energie che ancora vivono e sentono un’appartenenza. Proprio su questa appartenenza intendiamo concentrare i nostri sforzi, confidando che in futuro “civismo” non sia uno slogan ma una pratica naturale.

In ogni caso saremo presenti nel dibattito con il nostro programma che condensa nelle 4 C di centralità, cittadinanza, concretezza e crescita tutto il lavoro svolto a servizio del bene comune.

Ringraziamo gli esponenti del Movimento 5Stelle per la genuina volontà di apertura che ci lascia ben sperare, accettando la loro proposta per possibili future collaborazioni, così come continueremo a offrirle, con voce libera e indipendente, a chi intenda pensare alla prossima legislatura come un momento in cui ci si allea con l’intera città per unirla attorno ad un comune impegno di riscatto, umano prima che politico.

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