Creatività, aggregazione, condivisione e voglia di fare: ecco la ricetta per una Caltanissetta a misura di cittadino costruita dagli stessi cittadini
Originariamente era solo un’idea, lanciata un po’ per gioco e un po’ per sfida sul celebre social network Facebook, con cui si spingevano artisti, amatori ed imbrattatori, ad organizzarsi in gruppo per realizzare un’estemporanea d’arte in centro storico. In pochi giorni, però, si è trasformata in una macchina organizzativa degna dei migliori eventi, diventando un vero e proprio movimento di persone, nonché un progetto di riqualificazione urbana e di riappropriazione dal basso degli spazi pubblici. Succede così, all’improvviso, che: le persone si scoprano migliori di quanto esse stesse credano; che da un post nasca un nutrito gruppo di lavoro, composto da volontari, che non solo è in grado di portare avanti proposte di qualità ma che è soprattutto in grado di realizzarle, autofinanziandosi e lavorando con costanza e determinazione ad una manifestazione che permetterà a tutti di vivere una Caltanissetta diversa, almeno per due giorni; che senza fondi, senza paure, senza perder tempo ad aspettare qualcuno (o qualcosa) che cucia addosso alle persone un’occasione aggregativa e ricreativa come questa, si attivi una corsa alla partecipazione che è riuscita anche a coinvolgere commercianti, istituzioni, e tante persone, nell’organizzazione di un evento di piazza praticamente a costo zero.
Ecco come è nata, che nel prossimo weekend – 9 e il 10 maggio dalle ore 17.00 alle ore 21.00 – trasformerà l’area pedonale di Corso Vittorio Emanuele, appena riconsegnato alla città dopo il restauro, in un’officina d’arte a cielo aperto. Quaranta gli artisti partecipanti, tra scultori, pittori, fotografi e artigiani, che si esprimeranno attraverso la propria arte, confrontandosi con il pubblico, chi solo esponendo, chi lavorando in loco sui materiali più svariati: sedie, chitarre, magliette, tegole. Diversi anche gli allestimenti e le installazioni d’arte che cattureranno di certo l’attenzione dei passanti, realizzati dagli stessi volontari. Un appuntamento con il Corpo Bandistico Musicale G. Verdi con una performance musicale itinerante e la diffusione musicale nel tardo pomeriggio, ed ancora break dance e free running, artigianato, stand di raccolta libri e di sensibilizzazione sul tema “abbandono ed adozione animali”. E poi tante attività per i più piccini: dai laboratori di gesso e pittura creativa, a quelli sugli animali e il riciclo, passando per la magia e la giocoleria.
“PiazzAcolori, prima di essere un evento, è un movimento di persone”, ci spiega Lorenzo Ciulla artefice del post da cui è nata l’idea originaria della manifestazione “La nostra è un’azione spontanea di riqualificazione degli spazi cittadini e coinvolge direttamente tutte quelle persone che, stanche di sentire lamentele, hanno sentito il bisogno di riprendersi il meglio dalla propria città, così si sono rimboccate le maniche ed hanno creato tutto questo. Lo spirito di spontaneità e limpidezza d’intenti con cui è nata #piazzAcolori (e che ci auguriamo resti tale) è quello dettato dal bisogno di aggregazione tra persone, che vogliono proporsi con arti, competenze e capacità, e quindi realizzare cose buone e positive per alzare la qualità di vita della città che abitano. Non pensiamo di certo che con quest’azione si possa cambiare tutto ciò che di “sbagliato” o di “mancante” ci sia, ma crediamo che soddisfare innanzitutto le proprie esigenze artistiche, colorando il Corso con arte ed allegria, possa cambiare almeno per due giorni il nostro modo di rapportarci nei confronti della nostra stessa città. La manifestazione è auto-finanziata, abbiamo usato i piccolissimi contributi ricevuti dai commercianti per realizzare le scenografie e acquistare i materiali per i laboratori. Non abbiamo alcuno scopo di lucro, né sovvenzioni o finanziamenti, ecco perché lungo il percorso troverete dei salvadanai pronti ad accogliere le vostre donazione, il ricavato verrà utilizzato per coprire alcune spese che abbiamo già sostenuto e il surplus verrà destinato alla creazione di un fondo-cassa per il movimento e le sue prossime iniziative.”
Durante i tiepidi pomeriggi del 9 e del 10 maggio riscoprite, quindi, il piacere di passeggiare lungo il Corso Vittorio Emanuele, godendovi l’incantevole centro storico, accompagnati dalla musica di sottofondo, perdendovi tra arte e creatività spontanea, e scoprendo che non servono occhi nuovi per amare la propria città.