È stata firmata il 10 maggio la Convenzione tra Comune e Zona i. per mettere a disposizione della Città di San Cataldo due nuove aule studio.
Presenti all’incontro presso l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di San Cataldo il rappresentante dell’impresa sociale Zona i. Fabrizio Lipani, l’assessore alle Politiche Sociali Gabriele Amico e l’ex assessore Marco Andaloro.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di aumentare il numero di aule studio per permettere agli studenti e alle studentesse di San Cataldo di accedere a luoghi in cui leggere, studiare, utilizzare mezzi informatici e socializzare. Inoltre si è ritenuto di individuare questo luogo in modo da mettere a contatto i giovani con il mondo del lavoro e le realtà economiche del territorio.
Proprio nella zona industriale di San Cataldo è nata da poco una nuova impresa sociale, Zona i., che intende promuovere modelli di innovazione sociale e startup studio, condividendo spazi aggregativi dove innovatori, creativi, designer e makers scambiano idee e progettualità. All’interno della sede sono state allestite due aule studio e un’area di coworking.
Grazie al lavoro dell’assessorato alle politiche giovanili e dell’ex assessore Andaloro è stata redatta una convenzione per permettere ai sancataldesi di accedere alle aule studio con una riduzione del 75% rispetto al prezzo normalmente applicato. Inoltre, su segnalazione dei servizi sociali, saranno messe a disposizione due postazioni gratuite per giovani che fanno parte di nuclei familiari in stato di bisogno.
Oggi l’iter viene completato dall’assessore Amico che insieme ad Andaloro dichiara: “siamo soddisfatti di aver sottoscritto questa Convenzione per permettere ai giovani di San Cataldo di entrare in un luogo creativo, in cui sarà possibile confrontarsi con realtà importanti italiane e siciliane nel campo del coworking e dell’innovazione. Aumentare il numero di posti a disposizione degli studenti era un punto importante del nostro programma, rappresentando peraltro un indicatore della qualità di vita di una Città. Crediamo che si debbano garantire più spazi di aggregazione e puntare sulle capacità dei giovani sancataldesi”.