A seguito della scelta del movimento civico “Le Spighe” di rinunciare all’assessorato in Giunta e di votare in Consiglio Comunale secondo coscienza, abbiamo incontrato il Sindaco per rappresentargli l’assoluta urgente necessità di risolvere una crisi politica e amministrativa che viviamo ormai da mesi.
Soltanto un anno e mezzo fa ci siamo presentati alla Città con un progetto politico chiaro e una coalizione ampia e coerente che al ballottaggio si è arricchita con la presenza del movimento “Le Spighe”. I sancataldesi ci hanno premiato dando un mandato chiaro: creare una squadra nuova e giovane, in grado di lavorare per il bene comune amministrando in modo innovativo per cambiare le cose.
Dal giorno successivo, purtroppo, abbiamo dovuto registrare da parte di uno sparuto gruppo della maggioranza il tentativo di sabotare l’amministrazione, creando tensioni all’interno della coalizione e attaccando le forze politiche più votate. Prima l’elezione del Presidente del Consiglio, poi la fuoriuscita dal PD di questi soggetti che non solo hanno tradito gli elettori ma hanno pure preteso ruoli di primo piano, infine il continuo tentativo (ahinoi riuscito) di oscurare la figura del Sindaco per puro ego personale.
Già a novembre avevamo rappresentato le difficoltà amministrative causate dall’impossibilità di dialogo tra alcune forze di maggioranza. Questo ha determinato gravi ripercussioni amministrative, carenze nella programmazione, scelte gestionali non condivise e il risultato è stato chiaro: ha primeggiato chi ha pensato ad apparire anziché risolvere i veri problemi dei cittadini. Non è per questo che siamo stati votati.
Noi ce l’abbiamo messa tutta, nonostante l’ostruzionismo interno in qualsiasi iniziativa, nonostante l’emergenza di personale, riuscendo a dare risposte alle classi sociali più deboli, portando a casa numerosi finanziamenti, dando una chiara direzione politica grazie al lavoro dei militanti del PD e dei nostri Consiglieri Comunali.
Oggi siamo giunti a un punto di non ritorno. Noi non vogliamo caselle da riempire, ma la possibilità di incidere sulle scelte dell’Amministrazione. Per questo abbiamo deciso al termine dell’assemblea degli iscritti di ritirare dalla Giunta il nostro assessore Gabriele Amico, a cui va il nostro più grande ringraziamento per il lavoro svolto tra mille problemi. Amico ed Emma hanno dimostrato cosa significa lavorare per San Cataldo con serietà e umiltà, senza fare perennemente “rumore”.
Per ripartire è necessario che tutti facciano un passo indietro, soprattutto chi ha deciso di vivere questa esperienza come una continua campagna elettorale per la propria candidatura alle prossime amministrative. Rivolgiamo il nostro ennesimo invito al Sindaco: c’è chi ci vuole fuori per continuare a dominare incontrastato. Tocca a lui scegliere se vuole trovare una soluzione così da portare avanti quel progetto politico-amministrativo votato dagli elettori sancataldesi, oppure lasciare spazio a chi continua a ostacolarlo pur sedendogli a fianco.
Fino ad allora non sosterremo più un progetto stravolto, che ci ha visti esclusi dalla vita dell’Ente, né accetteremo mai un’amministrazione diversa da quella che è stata premiata alle urne.