“La parola d’ordine per il Governo Musumeci deve essere sburocratizzare, non ‘minacciare’ chi non è riuscito a spendere le risorse del Patto per il Sud con la Regione siciliana. Chiediamo al Governo regionale di concedere più tempo ai comuni per definire i progetti e renderli immediatamente cantierabili. La Sicilia non può permettersi il lusso di sprecare risorse”. Lo dicono i deputati regionali del M5S Nuccio Di Paola e Luigi Sunseri, che in mattinata hanno fatto il punto con il commissario straordinario di Gela e gli amministratori del comune di Termini Imerese. Il Patto per il Sud, infatti, prevedeva lo stanziamento decine di milioni di euro per le due aree di crisi complessa di Gela e Termini Imerese. Per il comune nisseno, però, secondo quanto verificato dal M5S, nove progetti finanziati con le somme del Patto per il Sud rischiano di saltare. “E’ inammissibile – proseguono Di Paola e Sunseri – che su un plafond di 5 miliardi 750 milioni di euro del Patto per il Sud siano state appaltate opere per poche centinaia di milioni di euro. Non c’è traccia dei mille cantieri annunciati in pompa magna, a settembre del 2016, all’ombra del tempio della Concordia dall’allora premier Matteo Renzi e dall’ex governatore Rosario Crocetta, che aveva assicurato l’avvio di opere in Sicilia per un valore di 2 mld di euro nel 2017”. “Sono trascorsi tre anni da allora, un anno dall’insediamento di Musumeci alla presidenza della Regione. Musumeci non può permettersi di far politica sulla testa dei cittadini siciliani e di territori come Gela e Termini Imerese, massacrati dalla crisi. Ci dica cosa ha fatto per accelerare gli iter e sbloccare i cantieri – concludono – perché i problemi non si risolvono minacciando di revocare le somme”.