A 40 anni dalla loro dismissione sono state ricollocate in sito le due cassette postali che hanno fatto la storia della città.
Posizionate ai lati del portone principale del Palazzo delle Poste Centrali, oggi sede della Banca Sicana, e collegate con un sistema meccanico di nastri trasportatori ai locali semi-interrati di via Crispi, le due cassette negli anni quaranta del secolo scorso rappresentavano la modernità dell’epoca. Andate fuori servizio negli anni ’80 e abbandonate all’incuria del tempo per diversi lustri, sono state recuperate dall’attuale proprietà e sottratte all’oblio culturale e al deperimento fisico.
“Oggi l’immobile, diventato punto di riferimento per la città, vive di luce propria”, dichiara il presidente della Banca e della Fondazione Sicana Giuseppe Di Forti, “e di questo come cooperatori siamo orgogliosi. Con il restauro delle cassette postali prosegue l’opera di salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico del territorio e di recupero della memoria storica intrapresa dalla Banca e portata avanti insieme alla Fondazione Sicana”.
Sono intervenuti alla cerimonia il sindaco Roberto Gambino, che ha ringraziato la Banca per la meritoria opera svolta a favore della città, la soprintendente per i beni culturali e ambientali Daniela Vullo, che ha tratteggiato l’importanza storica delle due cassette e il loro valore culturale, e il questore Emanuele Ricifari che si è complimentato per l’iniziativa.
Il restauro, con la direzione dell’ingegnere Manlio Averna e la collaborazione dell’architetto Aldo Raimondi, è stato realizzato dalla ditta Vincenzo Musumeci accreditata presso la Soprintendenza. La collocazione sui basamenti, realizzati dalla ditta Pioggia Marmi, è avvenuta a cura della ditta Antonio Calì.