Ordine dei Medici: il presidente D’Ippolito su tagli al personale sanitario

CALTANISSETTA – “Apprendiamo dai mass media che la bozza della nuova dotazione organica, così come rideterminata da parte dell’Asp di Caltanissetta, prevede una perdita di circa 230 posti di lavoro a causa dell’insufficienza dei fondi assegnati al territorio nisseno dall’assessorato regionale alla Salute con il decreto 1380 del 5 agosto 2015”. Il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Caltanissetta, dottor Giovanni D’Ippolito, interviene in relazione al Piano Sanitario che, secondo quanto previsto, comporterebbe una riduzione degli organici ospedalieri con inevitabili ripercussioni sul servizio sanitario offerto alla popolazione del Nisseno.

“Il consiglio dell’Ordine dei Medici della provincia di Caltanissetta manifesta forte preoccupazione davanti a questa paventata decurtazione dell’organico sanitario – aggiunge D’Ippolito – anche alla luce della riorganizzazione della rete ospedaliera che, oltre a rafforzare le Unità operative già esistenti sul territorio, prevedeva l’attivazione di nuove linee di attività che avrebbero avuto effetti positivi in termini di assistenza adeguata alle esigenze dei cittadini”.

“La decurtazione dell’organico, oltre a inevitabili ricadute sull’assistenza, senza dubbio determinerebbe ripercussioni sul decoro e sulla salute dei tanti professionisti tra medici, infermieri e ausiliari, i quali sarebbero costretti ad incrementare notevolmente la propria attività per garantire comunque risposte efficaci all’utenza”, osserva ancora il presidente Giovanni D’Ippolito.

“L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Caltanissetta si riserva di intraprendere ogni azione necessaria per scongiurare il pericolo che l’assistenza sanitaria subisca la scure dei tagli – conclude il dottor D’Ippolito -. Siamo comunque pronti e disponibili ad avviare un dialogo propositivo con il Governo regionale insieme ai vertici dell’Asp di Caltanissetta, alla conferenza dei sindaci e alla deputazione regionale per individuare soluzioni e strategie”.

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