Operazione “Perla Nera”, le opinioni dell’amministrazione Ruvolo

CALTANISSETTA – Prende posizione il sindaco di Caltanissetta qualche ora dopo la bufera che ha coinvolto il Comune, lo fa con una nota stampa nella quale con incredulità sostiene di aver appreso la notizia dell’operazione congiunta della Guardia di Finanza e dei Carabinieri dove sono coinvolti funzionari e dirigenti del Comune di Caltanissetta. “Confidando nel lavoro della Magistratura, l’Amministrazione attiva – ha dichiarato Ruvolo – auspica che i fatti vengano immediatamente chiariti dai diretti interessati in modo definitivo laddove dovessero essere confermate le accuse oggi contestate, il Comune si costituirà parte civile per tutelare l’interesse dei cittadini e l’immagine della città e dell’Ente comunale”.
Intanto questa mattina a palazzo del Carmine si respirava un’aria tesa, assente il primo cittadino attualmente a Palermo per motivi di lavoro e la VII commissione consiliare (trasparenza) come ogni giorno riunita a verificare le ordinanze e le delibere sindacali apprendeva la notizia degli arresti, nessun commento da parte dei componenti della commissione presieduta da Toti Petrantoni ma soltanto tanto stupore per i reati commessi dagli esponenti della pubblica amministrazione locale e dell’imprenditoria.
Stupore anche da parte del M5S; si legge, infatti, nella nota inviata alla stampa che il M5S di Caltanissetta e San Cataldo esprime il suo plauso nei confronti delle forze dell’ordine. “Apprendiamo dai giornali e dalla conferenza stampa svoltasi presso il Palazzo di Giustizia, l’entità dell’indagine svolta – dichiara il portavoce Giovanni Magrì- il nostro sgomento rispetto quanto emerge è che sono coinvolti ex ed attuali dirigenti e impiegati comunali, anche se in realtà analizzando l’intero sistema denominato “sistema Salamanca” è più grave di quanto si possa pensare; corruzione, concussione, falso in atto pubblico di bilancio, favoreggiamento. Nemmeno il luogo della pace eterna si salva dagli interessi privati ed egoistici cui ormai i cittadini sembrano essere abituati – aggiunge il consigliere pentastellato- le figure coinvolte dovevano essere garanti della nostra Amministrazione e invece la usano per interessi privati, favoritismi a parenti ed amici, noncuranti dell’importanza che quelle somme, pare occultate, potessero magari aiutare le casse del Comune”.
Nessuna risposta, invece, da parte dell’assessore all’urbanistica Amedeo Falci che subito dopo aver appreso la notizia degli arresti si è riunito con i dirigenti dell’ufficio tecnico. Di quell’incontro , però, nulla, almeno per il momento, sembra essere uscito fuori. I telefoni squillano a vuoto, insomma, e l’amministrazione comunale confida nella giustizia.

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