Operazione “Cuprum”: 8 condanne per ricettazione di rame

CAMPOBELLO DI LICATA – Il market del ferro vecchio. Il rame rubato, lasciando diversi quartieri al buio, veniva rivenduto dai titolari di un’autodemolizione che aprivano l’attività alle 5 del mattino per scaricare la refurtiva. Nel tardo pomeriggio di ieri il giudice Ermelinda Marfia ha condannato tutti gli otto imputati del processo scaturito dall’operazione “Cuprum”, che il 7 marzo del 2013 ha fatto scattare tredici ordinanze cautelari. All’udienza precedente il sostituto procuratore Matteo Delpini, che ha rappresentato l’accusa insieme al pm Margherita Licata, aveva definito severe le pene richieste spiegando che “non si deve sminuire un fenomeno che fa un danno enorme non solo all’Enel ma a centinaia di famiglie che restano al buio e non possono fruire di altri servizi pubblici”.

Al titolare, Giuseppe La Mattina, 60 anni, accusato di numerosi episodi di ricettazione sono stati inflitti 2 anni e 10 mesi: il pm aveva chiesto 5 anni e 2 mesi. Due anni e due mesi di reclusione per il figlio Rocco, 32 anni (2 anni e 6 mesi era la richiesta); due anni – come proposto dal pm – per l’altro figlio, Giovanni, 26 anni. Due anni e un mese sono stati inflitti per Alecu Bucur (3 anni era la richiesta), 41 anni; due anni e cinque mesi per Catalin Basam Stan, 31 anni (3 anni); tre anni e sei mesi per Ionut Gelu Stoican, 30 anni (4 anni e 6 mesi); tre anni e otto mesi per Gheorghe Eusebiu Feraru, 29 anni; tre anni e tre mesi per Ciprian Stoican, 33 anni (3 anni e 9 mesi). L’operazione fu messa a segno dai carabinieri che eseguirono tredici ordinanze cautelari, fra domiciliari e obbligo di firma, disposte dal gip del Tribunale di Agrigento, Ottavio Mosti.

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