Durante una delle perquisizioni condotte, i Carabinieri hanno individuato un arsenale nella disponibilità di un 48enne pregiudicato residente ad Agrigento. L’intervento si è svolto presso un’abitazione di campagna situata in contrada Fondacazzo. All’interno di un bidone abilmente nascosto, sono state rinvenute:
- Una pistola mitragliatrice calibro 9,
- Tre revolver di vario calibro,
- Una penna-pistola,
- Munizioni di diversi tipi,
- Una bomba a mano, giudicata estremamente pericolosa e fatta brillare dagli artificieri.
L’uomo è stato immediatamente tratto in arresto con l’accusa di detenzione illegale di armi comuni e da guerra. Le autorità stanno ora indagando sulla provenienza dell’arsenale, collaborando strettamente con la DDA per verificare eventuali legami con organizzazioni mafiose attive sul territorio.
In un’altra perquisizione, effettuata presso l’abitazione di un 72enne di Agrigento, i militari hanno scoperto una somma di circa 80.000 euro in contanti, ritenuta ingiustificata e frutto di attività illecite. Il denaro è stato sequestrato e l’uomo denunciato a piede libero per il reato di riciclaggio.
La Procura di Agrigento, in sinergia con la DDA di Palermo, prosegue nelle indagini per accertare il ruolo degli indagati nelle attività illecite del territorio e per approfondire le connessioni con le famiglie mafiose locali. Quest’operazione si inserisce in una strategia più ampia di contrasto alla criminalità organizzata, già evidenziata nei giorni scorsi con il sequestro di una rilevante somma di denaro nei confronti di due dei fermati.