CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “In merito alla presunta approvazione del Piano Sanitario Regionale da parte del Ministro alla Salute, esprimiamo forti perplessità specie in relazioni alle conseguenti contraddittorie dichiarazione dell’Assessore Regionale alla Salute dott. Gucciardi, secondo il quale nessun pronto soccorso deve essere toccato e debbono essere aumentati i posti letto. Da un lato quindi il Ministro alla Salute che aveva bocciato il precedente piano poiché conteneva ospedali minori onnicomprensivi di pronto soccorso che andavano convertiti in PTE che oggi approva, dall’altro l’Assessore alla Salute che, trionfalisticamente, annuncia per il prossimo 9 gennaio la presentazione di un piano sanitario teoricamente in linea con le richieste dei territori. Egoisticamente, tifiamo e anche spudoratamente per Gucciardi, qualora fossero vere le sue parole, poiché questa provincia avrebbe tre ospedali minori quali Mussomeli, Niscemi e Mazzarino che avrebbe una loro identità e quindi, una loro giusta collocazione nell’ambito dell’offerta sanitaria nissena. Come nel caso di Mussomeli giacché, dopo lo straordinario primato del reparto di Ortopedia primo in Sicilia per interventi sulle fratture di anca entro le 48 ore, adesso ha bisogno di programmazione e soprattutto supporto da parte dell’ASP di Caltanissetta. La riabilitazione, così come annnunciato dal Direttore Sanitario Marcella Santino è una priorità impellente in vista dell’importanza cruciale che la stessa ha tanto per il reparto di ortopedia quanto per tutte le altre patologie che ne necessitano e che, allo stato attuale, trovano allocazione in strutture spesso convenzionate e fuori provincia. Cogliamo l’occasione per ribadire che, anche la chirurgia e la ginecologia nell’ultimo trimestre hanno avuto un’impennata in positivo con all’attivo, diversi interventi di colecisti e isterectomie uguali a quelli che, in un recentissimo passato, venivano effettuati in un intero anno. Probabilmente per il fatto che, gli uomini giusti al posto giusto, sono la chiave di volta per evitare che la gente preferisca sempre più strutture accreditate convenzionate del territorio ad ottimi ospedali pubblici. Oltre 140 sono gli interventi di cataratta in programmazione per il 2017 e, con le attuali due sedute mensili, probabilmente non potranno essere effettuati in tempi relativamente brevi in considerazione soprattutto di una popolazione con gravi difficoltà tanto economiche quanto logistiche, per poter pensare di eseguire lo stesso intervento al “S.Elia”. Ecco perché, chiediamo all’attento e sempre vigile management di via Cusmano, di attenzionare con il dovuto peso le esigenze di tutti i piccoli ospedali nell’ottica di ottimizzare le risorse e fornire all’utenza un’assistenza ed un servizio dignitoso e soddisfacente.