Nulla alla Sicilia dal Recovery Fund. Grave responsabilità di tutta la deputazione

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Anche questa volta il Ponte sullo Stretto rimarrà nei nostri sogni, nei desideri dei siciliani e dei calabresi e nei programmi europei che lo vedevano come un indispensabile tassello del corridoio Helsinky – Palermo.

Ieri, in Consiglio dei Ministri, è stata discussa la bozza del cosiddetto “Piano Nazionale di ripresa e resilienza”, un testo di 125 pagine dove non c’è traccia del Ponte sullo Stretto.

Una scelta che non esageriamo a definire scellerata e che la dice lunga sul reale peso politico di alcuni illustri esponenti del governo giallorosso che nei mesi scorsi si erano ripetutamente esposti sul tema del collegamento sullo Stretto.

Pensiamo al senatore Faraone che non ha esitato ad indicare il Ponte come una priorità del Recovery Plain o al viceministro Cancelleri che aveva già pronti 5 miliardi di euro per un fantomatico tunnel fra le due sponde dello Stretto.

Pensiamo anche al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e ai suoi amici pdiessini “baffetto” e “mortadella” che hanno sempre accusato mal di pancia al solo pensiero del Ponte, adducendo ora questa ora quella scusa pur di non realizzarlo.

Il pensiero va anche al presidente della regione Musumeci che non ha esitato, qualche giorno fa, ad indicare il Ponte come “opera strategica prioritaria per ridare un ruolo da protagonista alla Sicilia nella Macroregione del Mediterraneo”.

Musumeci aveva rivendicato alla Sicilia “la funzione di base logistica per intercettare le merci che attraversano il bacino del Mediterraneo, un obiettivo questo che impone al governo Nazionale la realizzazione in Sicilia di infrastrutture strategiche, portuali, aeroportuali, ferroviarie e viarie.

Dopo queste dichiarazioni non potevamo aspettarci che Conte, ostaggio di 5 Stelle e PD, non inserisse il Ponte nella bozza del Recovery Fund: Giuseppe, ci hai profondamente delusi e amareggiati!

I siciliani non possono che vergognarsi della loro rappresentanza parlamentare, alcuni parlano a vanvera, altri tacciono immobili nel loro assordante silenzio, altri ancora troppo impegnati ad inaugurare i lavori dei condomini con il superbonus al 110%.

Giuseppe, possibile che non capisci cosa rappresenta per la Sicilia e i siciliani il Ponte sullo Stretto?

E’ la rinascita, il riscatto, la riconquistata speranza, oltre che, insieme all’aeroporto intercontinentale del centro Sicilia, la grande occasione di sviluppo economico, sociale e culturale della Sicilia, quella che aspettiamo dall’Unità d’Italia ad oggi, che non è mai arrivata e che forse non arriverà mai.

Salvatore Giunta

Consigliere Nazionale

Unità Siciliana LE API

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