Una notte straordinaria al R. Settimo

CALTANISSETTA – Ritorna venerdì 13 gennaio la Notte Nazionale del Liceo Classico, un evento imperdibile per la città, realizzato in contemporanea da 367 Licei in tutta Italia e che vede il Liceo più antico della città in prima fila in un momento di riflessione sulla cultura antica che è al tempo stesso attuale.

Alle ore 18:00 il Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “R. Settimo” aprirà i battenti per accogliere gli ospiti in Aula Magna con il saluto della Dirigente Irene Cinzia Maria Collerone che darà voce agli studenti che interpreteranno un breve passo dell’Antigone per poi dare vita alla performance “Apollo e Dafne”.

Protagonisti saranno i nostri studenti che per primi sperimentano la bellezza degli studi classici e che racconteranno di quanto preziosa sia l’esperienza dello studio dell’antico anche e soprattutto per l’approccio alla modernità.

Da qui ci sposterà al pianterreno dove due spazi offriranno suggestioni inedite: in palestra si animerà un’insolita telecronaca sportiva tra antico e nuovo, mentre nel corridoio i visitatori potranno attraversare, guidati dai Coribanti, il labirinto alla ricerca del Minotauro. Riuscirà Arianna a ricondurli in salvo?

Inoltre uno spazio sarà dedicato ad un calendario veramente curioso e divertente.

Chi vorrà, poi, potrà intrattenersi al primo piano con il karaoke o partecipare ad un salotto filosofico, capire cosa ci sia di nuovo nel mondo del diritto e dell’economia o ancora essere protagonista dei ludi classici e apprendere quali siano gli stretti legami che collegano matematica ed arte.

Tutto questo fino alle ore 20:00 quando i corridoi a pianterreno saranno colmi degli aromi del cibo del mondo antico, che il cuoco Diego Pletto preparerà dinanzi agli intervenuti in un insolito show cooking.

Il divertimento non finisce qui: ci si sposterà nello spazio del simposio: i pub della città saranno le location più cool per brindare alla maniera greca e romana. Fino alle 23:00 quando la piazza si riempirà dei palloncini colorati che voleranno in alto a ricordarci che una scuola che vuole educare e far crescere non deve mai ancorare a terra i propri studenti, ma permettere loro di mettere le ali.

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