Si apprende dal sito-web della Regione Siciliana l’accordo tra il Presidente Musumeci e il Ministro delle Infrastrutture Giovannini relativo alla nomina di un commissario straordinario per la rete viaria provinciale. La scelta sembra ricadere sull’Ingegnere Gianluca Ievolella, persona di alto spessore professionale che ricopriva la carica di Provveditore delle opere pubbliche della Sicilia. Ma al di là del nome individuato, è il percorso tortuoso fatto per giungere a questa nomina che merita una riflessione.
La prima richiesta della Regione al Ministero delle Infrastrutture è stata effettuata nel 2019, ben due anni dopo l’insediamento della Giunta Musumeci nel novembre 2017. Eppure leggiamo quotidianamente promesse su promesse per sistemare le strade siciliane disastrate, ormai in totale stato di abbandono da tempo immemore.
Dal 2019, poi, si è dovuto attendere il 2022 per avere, finalmente, un commissario straordinario. L’impressione è che sia l’ennesima promessa elettorale non mantenuta o mezza mantenuta a ridosso delle elezioni regionali.
Come avvenuto per il concorsone per rinnovare l’organico regionale, anche in questo caso si attendono cinque lunghi anni dall’inizio di questo disastroso governo regionale e casualmente vengono lanciati pomposi comunicati stampa con stanziamenti e nomine a pochi mesi dall’appuntamento con le urne.
Ancora una volta ci sentiremo dire: avete visto? Adesso c’è il commissario straordinario e possono iniziare i lavori. Ma i siciliani non hanno più voglia di essere presi in giro.
Noi quelle strade le abbiamo percorse, mettendoci nei panni dei tantissimi lavoratori, di studenti pendolari, di genitori che ogni giorno devono portare i propri figli a scuola, di operatori sanitari che sui mezzi di emergenza devono raggiungere i paesi più isolati. Siamo stati al loro fianco, siamo vicini alle loro sofferenze e difficoltà, e per questo sentiamo di denunciare, a gran voce, che la viabilità doveva, deve e dovrà essere una priorità assoluta. Non si può più lasciare all’improvvisazione, serve una nuova classe dirigente capace di gestire le situazioni drammatiche e pericolose delle strade siciliane.
Diciamo al Presidente della Regione Siciliana che anche se sembra troppo tardi c’è sempre tempo, oltre a nominare un commissario, ad avere a cuore le priorità della nostra terra. Potrebbe cominciare, ad esempio, prendendo la propria auto e percorrendo la strada provinciale Resuttano – Santa Caterina Villarmosa per vedere con i propri occhi cosa non si è fatto fino ad oggi.
Per il Partito Democratico di San Cataldo
Cataldo Norman Ferrara
Marco Andaloro
Martina Riggi