PALERMO – I toni sono forti, c’è disperazione nella voce delle mamme di Niscemi che sono intervenute questa mattina dallo stand Sicilia, sul tema NO Muos, insieme al deputato regionale del Movimento 5 Stelle, ex presidente della commissione Ambiente all’Ars, Giampiero Trizzino. “Non vogliamo morire sotto le antenne – afferma una delle mamme di Niscemi con le lacrime agli occhi – così lasceremo l’area agli americani che hanno bisogno del Muos per i loro bombardamenti”. Trizzino: “Continueremo la nostra battaglia dentro le istituzioni e accanto ai cittadini di Niscemi, questa è una condanna a morte emessa dal nostro presidente della Regione e va combattuta”. Domenica prossima, 2 ottobre, alle ore 15, la manifestazione NO Muos organizzata dal comitato di base alla quale parteciperanno anche deputati del Movimento 5 Stelle.
Il MUOS è un sistema di telecomunicazione satellitare ad altissima frequenza della Marina militare statunitense. L’Impianto italiano trova in contrada Ulmo nel Comune di Niscemi nella quale sono presenti tre antenne paraboliche di circa diciotto metri di diametro.
L’area è soggetta a tre differenti vincoli paesaggistici ed ambientali. Il MUOS, infatti, ricade nella zona di protezione integrale (denominata “A”) della Riserva Naturale “Sughereta di Niscemi”; in area sottoposta a vincolo paesaggistico ex art. 142 c. 1 lett. g, f D.lgs. 42/2004; e all’interno del Sito di Importanza Comunitaria ITA 050007 ex Dir. 92/43/CEE e 79/409/CEE.
Il sito si trova a ridosso dell’abitato di Niscemi (6 km a sud-est dal centro abitato), il quale è già interessato da intense emissioni elettromagnetiche dovute alla presenza di una importante centrale di telecomunicazione della US Navy: la già citata NTRF, in funzione dal 1991 e composta da quarantuno antenne operanti in high frequency per comunicazioni di superficie ed una in low frequency per comunicazioni sotto la superficie del mare.
L’ARPA individua valori di inquinamento elettromagnetico già prossimi (e in alcuni casi superiori) alla normativa vigente ma la Regione Siciliana concede i permessi necessari. Il quadro è allarmante circa le condizioni sanitarie. Ulteriori rilievi emergono anche sotto il profilo della compatibilità paesaggistica