CALTANISSETTA – Ricordare la deportazione degli ebrei per far sì che non venga dimenticata dalle giovani generazioni; questo l’auspicio dei nisseni che, in occasione della giornata della memoria, hanno voluto dire “no” alla discriminazione razziale ricordando la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento della città polacca di Auschwitz quella stessa che il 27 gennaio del 1945 dovette aprire i suoi cancelli alle truppe sovietiche dell’Armata Rossa che liberò i superstiti dalla persecuzione.
Quel giorno è oggi diventato una ricorrenza riconosciuta dalle Nazioni Unite e celebrata in Italia dal 2001 dopo che il Parlamento ha votato, nel luglio 2000, la legge che istituisce “la giornata della memoria”.
Numerosi sono, infatti, i pensieri e i ricordi che i nisseni hanno voluto dedicare ai tre milioni di ebrei uccisi, in quella tragedia ebraica che prende il nome di “Shoah”, vale a dire, distruzione del popolo ebraico, denunciando, in questo modo, il lato disumano di ciò che può essere definita l’umiliazione e l’annientamento dell’uomo dalla perdita della propria identità ridotta ad un semplice numero, fino ad arrivare all’incenerimento del proprio corpo.
