Nissa Rugby, cena di auguri con l’onorevole Michele Mancuso. Il DG Lo Celso: “Grati per l’importante sostegno economico ricevuto, possiamo fare di più per Caltanissetta”

Clima conviviale e piacevole in casa Nissa Rugby nella cena che si è svolta giovedì 19 dicembre. La società della palla ovale ha ospitato l’onorevole Michele Mancuso oltre che il sindaco Walter Tesauro, l’Assessore allo sport Toti Petrantoni, l’Assessore al Bilancio Guido Delpopolo e gli amici Giuseppe Anzalone e Lorenzo Tricoli.

A fare gli onori di casa il presidente della Nissa Rugby, Giuseppe Lo Celso, il direttore generale Andrea Lo Celso, il direttore marketing Paolo Di Franco ed il dirigente Michele D’Oro.

Nel corso della serata, gradevole e dilettevole, i dirigenti della società della palla ovale hanno illustrato i numerosi progetti realizzati nel terzo settore e nella scuola, e disegnato un quadro di grandi prospettive per il 2025 sempre a favore del territorio.

Immancabile il momento “dono”: il deputato ha ricevuto un piatto decorato a mano e la maglia ufficiale della squadra, ovviamente “personalizzata”.

Promettenti le interlocuzioni con l’Amministrazione per consentire alla società di operare ancor più incisivamente sul territorio e creare rete con le altre realtà, sportive e non solo, della citta di Caltanissetta.

Al termine della cena il direttore generale Andrea Lo Celso ha sottolineato: “Grazie all’onorevole Michele Mancuso per aver trovato il tempo di trascorrere con noi una piacevole serata, grazie per la concreta vicinanza e per l’importante sostegno economico ricevuto che ci consente di implementare i nostri progetti sociali e le nostre iniziative. Grazie all’Amministrazione per aver ascoltato le nostre idee, per tentare di rendere la nostra città sempre migliore. Una cena in cui il clima natalizio è stato dominante e speriamo sia anche illuminante per il cammino che ci attende nel 2025. Auguri a tutti gli sportivi, non solo nisseni, auguri a tutte le persone di buona volontà. Non dimentichiamo mai la frase di Marco Tullio Cicerone, non nobis solum nati sumus (non solo per noi stessi stiamo nati)”.