NISCEMI – In relazione alle affermazioni rese dal sindaco di Niscemi La Rosa, così come riferito negli ultimi giorni da diversi organi di informazione, Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico per il territorio della provincia di Caltanissetta, intende confutarle nel merito e puntualizzarne alcuni aspetti.
In primo luogo appare utile ricordare e sottolineare che, a partire dall’estate appena trascorsa, proprio in larghissima parte del territorio di Niscemi, in particolare nel centro storico, Caltaqua, grazie ad una serie di interventi ai quali ha fatto fronte con risorse proprie, è riuscita a garantire il servizio di distribuzione 24 ore su 24. Le zone nelle quali ciò avviene sono: cimitero alto, Gramsci, Pitrè, Poggio Placenti, Tripoli Trappeto, Centro, Grazia, S. Antonio, S. Giuseppe, Canalicchio, Dottor Giugno e Purgatorio. In tutte le altre aree di Niscemi la distribuzione dell’acqua resta garantita con la turnazione programmata ogni 2-3 giorni. Si tratta di risultati “storici” di assoluto rilievo che sono stati raggiunti con grandi sforzi da parte di Caltaqua nonostante ancora oggi la Regione Siciliana non abbia provveduto a finanziare il progetto di sostituzione della rete idrica cittadina.
C’è inoltre da non dimenticare, né sottovalutare nel momento in cui si vuol organicamente ragionare senza pregiudizi di sorta, che il territorio della provincia di Caltanissetta non riesce ad essere autosufficiente in quanto a risorse idriche. L’utilizzo dell’acqua del fornitore Sovrambito Siciliacque non è un’eventualità ma una necessità. Ne discende che ogni programma che preveda una fornitura di acqua 24 ore su 24, pur messo in cantiere e realizzato come nel caso di Niscemi, va inevitabilmente in stand-by quando il fornitore non sia in grado, per più e diversi motivi, di garantire il costante approvvigionamento di risorse. I più recenti disagi evidenziati sono stati, infatti, esclusivamente legati a mancati rifornimenti da parte di Siciliacque e a diversi guasti alla condotta Fegotto, peraltro tempestivamente riparati dalle squadre di Caltaqua.
Altro nodo è quello dei, purtroppo non sporadici, furti di cavi elettrici che alimentano gli impianti. E’ stato il caso della Sorgente Polo – e in questo caso Caltaqua si è fatta direttamente carico di sopperire alla mancanza di energia elettrica dislocando (senza alcun carico per l’utenza) un gruppo elettrogeno, sostenendo notevoli costi, dal mese di agosto. Per di più la mancata fornitura elettrica non ha consentito a Caltaqua di mettere in funzione il pozzo Ulmo per il quale il Gestore ha ottenuto tutte le autorizzazioni per poterlo utilizzare.
Quanto poi alla mancata partecipazione al confronto per vagliare un’ipotesi di soluzione transattiva sul contenzioso in atto con il Comune, Caltaqua intende chiarire di non aver mai ricevuto in tal senso formale convocazione da parte del Sindaco. Ne discende che, ragionevolmente, mai avrebbe potuto prendere parte ad un incontro del quale nessuno si è premurato di darne avviso. Giova, anzi, rammentare che Caltaqua ha in più occasioni chiesto un accordo senza avere da parte del sindaco, alcuna risposta.
Caltaqua, indipendente da tutto (ostacoli politici, tecnici, giuridici, amministrativi), continuerà a mettere in atto tutti gli sforzi e le azioni necessarie per migliorare ulteriormente la distribuzione idrica nel Comune di Niscemi nell’ottica di rendere un servizio sempre più efficiente e di qualità ai propri utenti.