NISCEMI (CL) – Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio, e dell’attività di contrasto al mercato illecito degli stupefacenti – disposta dal Questore della provincia di Caltanissetta, Bruno Megale – nella giornata scorsa, gli uomini del Commissariato di Niscemi, diretti dal Commissario Capo Andrea Monaco, hanno denunciato in stato di libertà un giovane, niscemese, F.E. classe 1995, sorpreso nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, violando il disposto dell’art. 73, 1° comma, D.P.R. 309/1990.
In particolare, nel pomeriggio scorso, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Niscemi, davano vita ad un servizio finalizzato alla prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope.
In tale contesto, gli agenti niscemesi mettevano in atto un servizio mirato di osservazione e monitoraggio delle zone periferiche della città di Niscemi, concentrandosi, in particolare, nei pressi di una campagna poco distante dal centro abitato, da alcuni giorni, frequentata da alcuni giovani dediti al consumo di sostanza stupefacente.
Giunti nella campagna in questione, i poliziotti niscemesi mettevano in atto un servizio di appostamento che, poco dopo, dava i suoi frutti. Infatti, dopo qualche minuto, giungeva nei pressi del podere un’autovettura con alla guida l’odierno denunciato in compagnia di altri due soggetti. Lo stesso, dopo essersi guardato attorno con fare sospetto, faceva ingresso nell’appezzamento terriero e dopo aver percorso pochi metri, si chinava in terra per raccogliere due involucri di carta stagnola. Prontamente, gli operatori appostati sul posto bloccavano F.E. e procedevano alla perquisizione personale sul posto dello stesso. L’atto di P.G. dava esito positivo, posto che F.E. veniva trovato in possesso di nr. 2 involucri di carta stagnola con all’interno della marijuana rispettivamente del peso lordo di gr. 10.0 e gr. 20.0 e della somma di euro 130 in banconote di piccolo e medio taglio.
Alla luce di quanto accertato, ovvero la flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente, i poliziotti niscemesi procedevano alla denuncia in stato di libertà del giovane, segnalandolo, pertanto, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, mentre lo stupefacente ed il denaro veniva sequestrato.
