CALTANISSETTA – È quasi tutto pronto per la terza edizione di “Natale in Rosa”, la kermesse musicale che, nei luoghi sacri di Caltanissetta, celebra le voci femminili.
La manifestazione, interamente pensata, ideata e finanziata da privati cittadini e imprenditori locali, vuole essere un “regalo” da dedicare a tutta la città. Un’iniziativa culturale che mira a sottolineare come la musica sia uno dei motori che permettono a una società di crescere.
L’inizio degli appuntamenti è fissato per il 10 dicembre alla Cattedrale, chiesa dedicata alla Madonna, seconda patrona della città.
Ad aprire la rassegna musicale alle 19.30 sarà il gruppo “Tr3 Qu4arti Ensamble”. L’ingresso a ogni concerto, come ogni anno, sarà gratuito e libero fino a esaurimento posti in linea con le regole del distanziamento imposte dal Governo per la gestione della pandemia Covid. Tutti coloro i quali non potranno apprezzare di presenza il concerto potranno assistere via streaming sulla pagina Facebook de “Il Fatto Nisseno” o “Natale in Rosa”.
Seguiranno gli eventi del 19 dicembre con “The Pop Singers Mast” nella chiesa di Santa Lucia con un concerto dedicato proprio a questa Santa Protettrice.
Si proseguirà il 23 dicembre 2021 con il concerto d’archi “Rose Quartet” a San Biagio e si concluderà il 6 gennaio 2022 con il coro vocale “Amoris Laetitia” a San Paolo.
A firmare l’iniziativa che, oltre alla musica prevede un’illuminazione architetturale che rievocherà le immagini del “femminismo sacro”, sono ancora una volta Tiziano Lamarca, Marco Tumminelli e Marco Maira mentre lo sponsor della manifestazione è l’azienda nissena DLF grazie alla sensibilità del suo amministratore delegato Delfino La Ferla.
Non è la prima volta che l’imprenditore accetta di finanziare in parte o in toto una manifestazione culturale o sportiva di respiro cittadino.
La coscienza civica che consente di far crescere e progredire un territorio, del resto, ha le sue radici nella libera iniziativa, nell’attivismo sociale e nell’indole proattiva finalizzata a donare agli altri e non soltanto a ricevere un secondo fine. Ed è proprio questa base, esclusivamente fondata su risorse umane ed economiche private, che rende la kermesse “Natale in Rosa” ancora più importante e meritevole di apprezzamento.
Le note musicali, suonate o cantate, non sono soltanto dei segni in un pentagramma ma necessitano di una “mediazione” da parte del mittente o del destinatario che cela un messaggio culturale molto più profondo.
C’è il “genere”, che invita a vedere una realtà attraverso una differente prospettiva.
C’è “l’interpretazione” che aiuta a vivere emozioni con una differente intensità o stato d’animo.
C’è l’invito ad agire, mettersi sotto le luci della ribalta ed esprimere tutta la propria energia.
Adagio, allegro, solenne, ritmato. Tutti termini che raggiungono lo spettatore e lo trasformano, influenzando i suoi pensieri e l’atteggiamento.
Natale in Rosa, dunque, non deve essere visto soltanto come un ciclo di concerti gratuiti svolti all’interno di alcune chiese della città. Si tratta, soprattutto, di un incentivo a vivere la vita con armonia, a trarre ciò che di meglio la vita può donare, a puntare tutto sulla delicatezza e vivacità delle tinte del rosa e, soprattutto, la sacralità del messaggio cristiano di accoglienza e rinascita per poter vivere in una costante condizione di “Epifania”.