Moni Ovadia incontra gli studenti del Settimo

Un ospite assai particolare stamane, 6 aprile 2016, al Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “R. Settimo”: Moni Ovadia ha incontrato gli studenti del triennio e i loro docenti, in un incontro indimenticabile che ha fatto vibrare i cuori di emozione.

Lo spunto per le riflessioni è stato il libro ”Madre dignità”, raccontato dopo una breve presentazione della Dirigente Irene Cinzia Maria Collerone, che ha cercato di riassumere il ricchissimo curriculum dell’ospite.

L’attore, regista, scrittore ha poi iniziato a colloquiare con gli studenti, rispondendo alle loro profondissime domande sull’uomo, sulla storia, sulla migrazione e sulla diversità, sul rispetto, su Dio. E’ complesso riassumere quello che è stato un continuo invito all’impegno, a ripartire proprio dalle giovani generazioni che non devono avere paura di sapere, non devono temere il potere, ma avventurarsi verso la conoscenza, sperimentare il dubbio e nutrirsi di un futuro che devono vedere sempre carico di progetti e di sogni.

E’ emersa con naturalezza quella capacità lieve di spaziare dalla Bibbia ebraica a Marx, frutto di letture profonde e attualizzate nella vita, che non sono mai erudizione ma diventano esperienza da condividere, da donare con autenticità. Il maestro ha raccontato il suo percorso di fervente amante della Costituzione e di ebreo agnostico che vede, tuttavia, nel Dio unico la possibilità che esista un futuro senza idoli, come uomo che si confronta con le proprie radici ebraiche, ma anche con i cristiani e con i musulmani, nello spirito dell’incontro aperto, autentico, concreto.

Non voleva lasciare i giovani, il maestro, attardandosi ben oltre l’orario scolastico, e i nostri studenti non volevano lasciare andar via lui, riconoscendone l’autorevolezza, la sapienza da leggere in senso etimologico, come sapore delle cose che dà senso quotidiano alla nostra vita e al nostro agire.

Ha lasciato un compito per casa: credere nei valori del dialogo e della libertà, liberarsi dagli idoli per costruire futuro, conoscere per capire a fondo il nostro paese, coltivare così la nostra essenza autentica di uomini liberi che attraverso l’incontro si liberano dai pregiudizi e si relazionano su un campo che non può più essere ostile, perché esige il rispetto dell’altro, nel nome di una dignità umana che tutti accomuna.

A coordinare le letture degli studenti e gli interventi in Aula Magna sono state le prof.sse Loredana Scintilla e Marcella Natale, che si occupano del progetto scolastico “Tutto il mondo è fatto per finire in un bel libro” legato alla lettura e agli incontri con gli autori.

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