“Mazzarino viaggio tra medioevo e barocco”. Evento culturale del FAI

Mazzarino è un’antica cittadina di origini medievali, anche se non mancano tracce archeologiche di epoche antiche come Maktorion, centro indigeno ellenizzato (VII sec.a.C.) o la statio romana di Philosophiana.  La città lega la propria storia dal XIV secolo fino alla fine dell’età feudale (1812) alla potente famiglia dei Branciforti di origine piacentina, arrivati in Sicilia per aiutare re Martino d’Aragona nella conquista del regno. Nel XVII secolo, grazie a due figure di rilievo, Giuseppe Branciforti e Carlo Maria Carafa Branciforti, zio e nipote, si diede un impulso all’architettura e all’arte di Mazzarino che si arricchì di importanti palazzi e complessi religiosi che ne fanno un gioiello architettonico del nisseno. Mazzarino per il suo patrimonio architettonico è stata dichiarata Città d’Arte e verrà annoverata a breve tra i centri del Val di Noto patrimonio dell’UNESCO.

PROGRAMMA per il 13 Novembre 2016

NELLA MATTINA…

Ore 10:00 appuntamento con la guida  in piazza Gesualdo e inizio del tour:

  • Visita al sito archeologico “Statio Philosophiana” a circa 10 Km dal centro abitato.
  • passeggiata lungo il corso Vittorio Emanuele sul quale si affacciano i maggiori monumenti della cittadina:

– Palazzo Nicastro, De Maria, Alberti (già Adonnino), Accardi (già Bivona). (esternamente)

  • il complesso del Carmine del XVII sec. che conserva i mausolei di Giovanni II e Giovanni IV Branciforte
  • l’ex collegio dei Gesuiti, della fine del XVII sec., puro esempio di barocco del Val di Noto;e l’annesso centro Culturale Museale C. M. Carafa di recente apertura.

  • il Palazzo Branciforti (prospetto) della metà XVII sec. con tardi rifacimenti dell’800;

  • la chiesa Madre di Maria SS. della Neve commissionata dal Carafa Branciforti ad Angelo Italia (illustre architetto gesuita) della fine del XVII sec. ma ultimata, ridimensionando il progetto originario, nella metà del XIX sec. Al suo interno l’altare del Santissimo in legno dorato e rivestito da vetri smaltati e il coro ligneo dei canonici con bassorilievi dell’antico e nuovo testamento dell’artigiano mazzarinese Rigani della seconda metà dell’ottocento; oltre a moderne opere in legno dell’artista altoatesino Hermann Joseph Rungaldier: i paliotti in altorilievo della Natività e dell’Ultima Cena e le statue processionali del Risorto e della Madonna di Pasqua.
  • la Basilica Minore di Maria SS. del Mazzaro (patrona di Mazzarino). L’attuale chiesa fu voluta dal Servo di Dio Padre Ludovico Napoli ed è stata innalzata da poco al grado di Basilica in riconoscimento della importanza che il Santuario riveste nella fede, non solo dei mazzarinesi. È meta di continui pellegrinaggi poiché oltre alla antica icona della Madonna del Mazzaro, ritrovata miracolosamente nel XII sec. conserva importanti reliquie: un fazzoletto intriso del sangue del Beato Padre Pio da Pietrelcina, un pezzo del sari di Santa Maria Teresa di Calcutta, una ciocca di capelli e una corona di rosario del Servo di Dio Giovanni Paolo II di cui si conserva come segno di benedizione l’impronta della mano destra sul portone bronzeo concessa nel 1982.

 

Ore 13.30 PRANZO

NEL POMERIGGIO…

  • la chiesa di San Domenico (prospetto e interno, recentemente restaurata).
  • la chiesa del Signore dell’Olmo (XVII sec.) che conserva il miracoloso Crocifisso del Signore dell’Olmo di origine medievale, oggetto di profonda devozione popolare soprattutto dal 1693 quando salvò Mazzarino dal terribile terremoto del Val di Noto (la festa ricorre non più la prima, ma la seconda domenica di maggio).
  • visita del Castello medievale “U Cannuni” di origine sveva e della trecentesca chiesa di S. Francesco di Paola, antica sede delle sepolture dei Branciforti, un unicum per via delle commistioni tra l’architettura bizantina e il tardo gotico;
  • il convento dei Cappuccini e chiesa di San Francesco d’Assisi: degno di nota soprattutto il tabernacolo, il più bello di Sicilia, in noce intagliato e arricchito di pregevoli e arditi intarsi in radica di varie essenze legnose, tartaruga, osso, avorio ma soprattutto madreperla, opera di Fra Angelo Maria Gagliano da Mazzarino (XVIII sec.), corredato da importanti tele: una copia della Trasfigurazione di Raffaello e due tele di scuola paladinesca. La chiesa conserva le spoglie mortali del Servo di Dio Padre Ludovico Napoli, morto in odore di santità il 23 aprile del 1764 a cui si deve la ricostruzione della chiesa della Patrona. Il convento dispone di una ricchissima biblioteca con preziosi incunaboli tra cui molte edizioni rare e il refettorio della fine del ‘500.

Per il servizio che viene garantito al gruppo dei turisti, è previsto un contributo libero che serve per sostenere la ProLoco per le sue varie attività.

Per info contattare il seguente numero: 3497600105

Per il pranzo, vi inviamo dei contatti di ristoranti. Vi Mando il numero di un ristorante Villarosangelo – Paolo Alessi 3480317011

 

ore 18.00 fine del tour

 

                                                                                                                  

 

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