“Dopo aver reso omaggio a chi lavorando è morto e ai bambini sfruttati per sottolineare la loro dignità”. Questo il pensiero lasciato a Caltanissetta al cimitero dei carusi, vicino alla miniera Trabonella, dal presidente Sergio Mattarella nella seconda tappa della sua visita nel capoluogo nisseno. Nessuna parola ma solo un messaggio scritto nero su bianco a futura memoria per ricordare le ingiuste morti bianche che avvenivano continuamente nelle miniere dell’entroterra al centro di quella che un tempo fu la fedaulità urbana.
“Un uomo senza memoria è un uomo senza futuro” così i bambini delle scuole dell’infanzia hanno scritto su una striscione bianco che ha dato il benvenuto al capo dello Stato.
Una corona di fiori per ricordare le vittime di quel tragico 2 novembre del 1881 dove morirono 65 lavoratori colpiti dall’esplosione di grisou. Un omaggio che si aggiunge a quello di Saetta e Livatino vittime di mafia. Una memoria quella della miniere e nel particolare dei carusi di recente recuperata da Mario Zurli, scomparso lo scorso luglio, presidente dell’associazione “Amici della Miniera” che è riuscito a dedicare loro un giorno, il 12 novembre.
Presenti alcuni dei 22 sindaci della provincia. Ad accogliere Mattarella il sindaco Giovanni Ruvolo.