RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Si terrà domenica dieci novembre con partenza alle ore 10 da viale della Pace, accanto alla stazione di servizio ex Esso. L’arteria è chiusa al traffico dal 2 novembre 2018 a causa di una frana. La manifestazione di domenica prossima è organizzata da un nutrito gruppo di commercianti, artigiani, studenti e lavoratori pendolari e semplici cittadini. Questi gli organizzatori: pizzeria “P3”, “Caffè delle Rose”, “Prestige pasticceria”, “Bar del Corso”, tabaccheria caffetteria “Bambù”, “Monk’s Pub”, “Euroflora”, tabaccheria “Giuliano”, “Rc Impianti” di Calogero Falzone, “Vaedil srl” di Vassallo, “Tre GiS” di Rosario Scaletta ed altre attività commerciali. Alla manifestazione parteciperanno pure monsignor Giovanni Bongiovanni don Osvaldo Brugnone e don Giuseppe Rabita parroci rispettivamente di Santa Maria di Gesù, Chiesa Madre e Madonna delle Grazie. Tra i presenti ci sarà anche il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua. Intanto stasera ci sarà un incontro tra gli organizzatori per diramare un comunicato congiunto. “La manifestazione di protesta – si legge in un comunicato degli organizzatori – a causa della chiusura al transito della 640 Dir Pietraperzia Caltanissetta e sit-in fino all’imbocco della scorrimento veloce”. La manifestazione – scrivono ancora gli organizzatori – libera, democratica, non violenta, apartitica, è aperta a tutti i cittadini, studenti, commercianti, lavoratori”. “Ad un anno dalla chiusura, i fatti stanno a zero, – si legge nello stesso comunicato – solo parole vuote. Abbiamo un dovere, difendere il nostro territorio”. Lo slogan “Fuori dai palazzi i nullafacenti e gli speculatori”.
Considerata la già precaria condizione delle infrastrutture viarie di cui la nostra realtà regionale è dotata (strade, autostrade, scorrimenti veloci) , ed in particolare la Sicilia centrale. Tenuto conto che in data 2 novembre 2018 si è verificato un abbassamento della sede stradale lungo la strada statale 640 Dir di Pietraperzia (direzione Caltanissetta), sul viadotto “Villano I”, al chilometro 13 e a circa 2 chilometri da Pietraperzia direzione Caltanissetta. Posto che la chiusura della suddetta arteria ha causato e continua a causare enormi e innumerevoli danni e disagi a imprese, famiglie, e studenti, non solo residenti a Pietraperzia, ma afferenti a molti Comuni della Sicilia centrale ( Enna, Caltanissetta, Serradifalco, San Cataldo, Barrafranca, Piazza Armerina, Agrigento, ecc..). Considerata la terribile condizione di grave sofferenza economica di cui il nostro territorio (famiglie e imprese) soffre da anni e le gravi carenze infrastrutturali che gravano sui collegamenti da un Comune all’altro. Considerato che la chiusura del tratto stradale suddetto ha creato l’impossibilità per gli studenti pendolari, residenti nel Comune di Pietraperzia, di raggiungere in tempo utile gli istituti scolastici superiori. Dati i gravi disagi in termini di sicurezza generale, dal momento che raggiungere il più vicino ospedale di Caltanissetta diventa più difficoltoso anche per i mezzi di soccorso.
Tenuto conto della fondamentale importanza che la suddetta arteria riveste come collegamento tra due primarie realtà del turismo regionale come Agrigento, con la Valle dei Templi, e Piazza Armerina, con la Villa Romana del Casale. Inoltre, considerate le cospicue perdite economiche subite da commercianti e piccole e medie imprese a causa della chiusura del suddetto viadotto “Villano I” sulla strada statale 640 dir di Pietraperzia, SI CHIEDE, per tutte le condizioni sopra brevemente esposte, di essere immediatamente ricevuti dal Presidente Musumeci. Data per certa l’operatività e la fattibilità dell’Assessore regionale ai Trasporti e alla mobilità onorevole Marco Falcone, si chiede di poter partecipare ad un incontro, da lui stesso organizzato, e che coinvolga noi soggetti interessati, tramite nostri rappresentanti; che tutti i deputati regionali della Provincia di Enna e della Provincia di Caltanissetta si attivino con solerzia per risolvere la suddetta problematica; che venga istituito un tavolo tecnico di lavoro permanente, al quale siedano oltre ai nostri rappresentanti, i vertici di Anas Sicilia, l’amministratore delegato di Anas, i Sindaci dei Comuni di Pietraperzia, Caltanissetta, Barrafranca, Piazza Armerina, Enna, San Cataldo, i prefetti di Enna e Caltanissetta ed i rappresentanti del governo nazionale; che vengano adottate dalle Istituzioni preposte procedure speciali ed urgenti, per risolvere il più velocemente possibile il problema, anche in deroga alla normale prassi che la fattispecie comporterebbe; che si proceda in modo chiaro ed efficace circa i tempi e le modalità. Qualora le nostre richieste non trovassero accoglimento presso le Istituzioni sopra esposte si invitano le attività commerciali nissene, le imprese, gli studenti, ed i lavoratori tutti afferenti all’intero centro Sicilia ad aderire alle ragioni della protesta, organizzando una seconda manifestazione presso l’Assemblea Regionale Siciliana. Ed eventualmente, ad intraprendere le opportune azioni di protesta democratica che si riterranno necessarie. Confidiamo che vengano adottati adeguati provvedimenti con assoluta urgenza al fine di trovare una soluzione appropriata e definitiva. Sicuri di ricevere la solidarietà di studenti, lavoratori, commercianti, piccole e medie imprese afferenti all’intera Provincia di Caltanissetta ed alla Provincia di Enna”