Maltrattamenti, percosse ed estorsione. Un arresto a Resuttano

Il 28 aprile 2015, a Resuttano, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato Mugavero Salvatore cl. 1971, ritenuto responsabile dei delitti di maltrattamenti in famiglia, estorsione e percosse (artt. 572, 581e 629 codice penale) nei confronti della madre pensionata e di un fratello.

Il provvedimento restrittivo scaturisce, preliminarmente, dalle informazioni assunte, autonomamente ed in via riservata, dai militari dell’arma locale, ai quali non era sfuggita una situazione di disagio che pareva affliggesse l’anziana: a seguito di una dettagliata informativa inoltrata alla Procura della Repubblica di Caltanissetta, venivano pertanto approfonditi in maniera decisiva i fatti, fino a quando la malcapitata, affrancata dal supporto dei carabinieri, formalizzava dettagliate denunce nei confronti del figlio, convivente, che da circa un anno la sottoponeva a gratuite quanto deliranti vessazioni, consistenti in aggressioni verbali, ingiurie indicibili e minacce di vario genere e di male fisico instaurando pertanto, un sistema di vita di relazione e familiare doloroso ed avvilente.

Dalle continue minacce ed al comportamento violento del mugavero, non si era potuto sottrarre neanche un fratello che, sebbene non convivente, nel confermare gli accadimenti ai carabinieri, emergeva che era stato costretto a subire ripetute minacce e richieste di denaro che si erano inasprite a tal punto che, in piu’ occasioni, erano sfociate in percosse e violenze di ogni genere.

Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta, su richiesta della procura, pertanto, recependo le risultante investigative fornite dai carabinieri di Resuttano, emetteva l’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari presso un’idonea struttura ubicata in un comune in una provincia diversa da quella di Caltanissetta.

Mugavero, rintracciato nel comune di residenza, condotto in caserma per le formalita’ di rito, veniva successivamente tradotto nella localita’ stabilita dall’autorita’ giudiziaria, dove nei prossimi giorni sara’ interrogato

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.