Maira (FI): “Sostenere ed Approvare una mozione di sfiducia al Sindaco del Comune di Caltanissetta”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – CALTANISSETTA – I sottoscriventi consiglieri comunali sottopongono all’attenzione dei Gruppi Politici presenti all’interno della compagine assembleare la necessità, oggi divenuta inderogabile, di Sostenere ed Approvare una mozione di sfiducia al Sindaco del Comune di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo e, ciò per diversi motivi che, da qui a breve, analizzeremo sia con riferimento alle motivazioni prettamente politiche, sussistenti in ordine a molteplici motivi, che, in ogni caso, con riferimento alle considerazioni di ordine giuridico-amministrative che riverberano, in primo luogo, dalla totale inadempienza del programma elettorale presentato alla Città.

In vista della imminente data del 2 giugno 2016, (primo giorno utile per la presentazione della mozione), si è ritenuto, preliminarmente, di analizzare la fattibilità della presentazione della mozione stessa e, ciò, alla luce della normativa applicabile al caso di specie.

Conseguentemente, e con riferimento al principale aspetto della qualificazione sostanziale ed al contenuto giuridico della motivazione richiesta dalla normativa vigente in materia, si ritiene che non possano sussistere dubbi sulla correttezza e legittimità del presente atto e, ciò, per le ragioni che da qui a breve analizzeremo sia in ordine alla c.d. motivazione politica, sussistente in ordine a molteplici motivi che, in ogni caso, con riferimento alle considerazioni giuridico-amministrative concretizzatesi e riassumibili, peraltro, nella totale “inadempienza del programma elettorale” in base al quale è stato eletto l’attuale Sindaco del Comune di Caltanissetta.

Questo documento rimane integrabile in ogni sua parte ed è diretto a tutte le forze politiche presenti in seno al Consiglio Comunale con le quali riteniamo necessario aprire una sincera interlocuzione sulle molteplici problematiche che attanagliano la nostra Città.

Ogni singolo Partito, con le proprie peculiarità che lo contraddistinguono, valuterà liberamente se farsi carico di fronte la Città di Caltanissetta di una scelta che, noi, abbiamo proposto e condiviso e che ci auguriamo trovi consenso tra le forze sane del civico consesso.

Dopo le opportune valutazioni giuridiche fanno seguito quelle di natura politica:

Ad oggi il dissenso da parte dell’organo Assembleare sulla gestione adottata dal sindaco che, inutile nasconderlo, non ha quasi mai voluto condividere la propria azione amministrativa (salvo, come accaduto spesso, richiamare lo stesso Consiglio Comunale ad una assunzione di responsabilità nel presunto interesse della Città) è stato evidente e sin troppo manifesto.

La gestione da parte del Sindaco ha comunque dimostrato più volte negligenza e distacco, da parte dello stesso, nei riguardi del civico Consesso, soprattutto attraverso la sua troppo spesso mancata partecipazione in Aula.

In ogni caso non è oggi più pensabile non porre fine ad un’esperienza legata a continue mancanze del numero legale, ad assoluta assenza di atti amministrativi su argomenti fondamentali per la vita amministrativa dell’Ente.

Già dai primi mesi del mandato si sono evidenziate una serie infinite di difficoltà da parte del Sindaco e della Giunta nell’affrontare e risolvere anche i quotidiani problemi di “ordinaria amministrazione”; sovente si è assistito a continue polemiche ed a lotte sfociate anche in scontri interni agli stessi gruppi politici a sostegno della amministrazione Ruvolo; anche la composizione e le deleghe degli assessori sono state oggetto di modifiche con scelte che sono apparse dettate più da logiche partitiche che da effettiva necessità.

Ritenuto che dopo 24 mesi di mandato possa e debba effettuarsi una valutazione complessiva da parte del Consiglio Comunale dell’azione amministrativa posta in essere dal Sindaco e dalla Giunta, anche in relazione al programma elettorale presentato agli elettori ed ai vari procedimenti amministrativi che sono stati oggetto di discussione e dibattito politico, e considerato che di fatto gli impegni elettorali nel programma proposto agli elettori sono stati tutti disattesi e non realizzati, a discapito della intera comunità nissena, e che quasi in 24 mesi di governo della Città non si appalesa alcun risultato positivo raggiunto dalla attuale amministrazione, in questa sede, e con tale documento allegato alla mozione di sfiducia che verrà depositata, una volta ottenute le 12 firme necessarie, in data 2 giugno 2016, i sottoscriventi intendono esplicitare, seppur sinteticamente, ed anche al fine di informare i cittadini nisseni, le ragioni della profonda insoddisfazione e critica nei confronti della amministrazione Ruvolo.

Nel merito delle questioni, appare opportuno e conducente ripercorrere i tratti salienti delle inadempienze politico-programmatiche della amministrazione comunale con riferimento alla cattiva gestione di svariate problematiche sia di carattere ordinario che programmatorio che qui di seguito si riportano:

  1. PARTECIPAZIONE

Fallimentare è il termine più idoneo a definire il “percorso partecipativo” avviato e proclamato come fiore all’occhiello della Amministrazione Ruvolo.

Solo poco tempo fa il Sindaco, durante una conferenza stampa, esordiva affermando: “Siamo pronti a diventare un modello di democrazia partecipata….Tanti obiettivi raggiunti…”…Ma salvo svariati ed accorati proclami, non vi è stata alcuna partecipazione reale dei cittadini e delle categorie produttive e non, alle scelte prese da questa Amministrazione, guidata da un Sindaco che ha deciso, di fatto, di intraprendere un percorso di gestione palesemente solitario, senza riuscire a creare attorno a sé quella base di risorse umane necessarie per la realizzazione del progetto politico presentato.

Nessun regolamento della partecipazione è stato realmente esitato; nessuna azione concreta e nessun tentativo reale è stato mosso dalla Amministrazione per dar voce alla Città, se non attraverso inconcludenti ed improduttivi incontri con alcuni Comitati di quartiere (troppo spesso, purtroppo, neanche rappresentativi dello stesso quartiere); nessuna forma di dialogo e confronto con la Amministrazione attiva che, al contrario, è rimasta più volte sorda rispetto ai bisogni ed alle richieste dei cittadini e degli imprenditori commerciali che risiedono e lavorano nel Centro Storico, determinando, in questo modo, la definitiva chiusura di molti esercizi commerciali (e basterebbe farsi un giro per le vie del centro storico per notare vetrine sporche di locali commerciali ormai chiusi e decine e decine di colorati cartelli “vendesi” e “affittasi”); E dire che proprio qualche mese fa in una intervista a cura di Rocco Gumina il Sindaco così dichiarava: “I nisseni che giudicano senza pregiudizi (e sono la larga maggioranza) si sono resi conto che la pedonalizzazione del Centro storico sta favorendo la nascita di tante nuove attività commerciali nel centro cittadino”…..

 

  1. BILANCIO E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

Senza entrare nel merito del lavoro svolto in questi mesi dall’assessore al ramo nel portare avanti il difficile duplice compito di far quadrare i conti e di mantenere i rapporti con il Consiglio Comunale, non possiamo non evidenziare come la improvvisazione e la inadeguatezza assoluta abbiano di fatto caratterizzato in questi anni l’azione amministrativa, con conseguenti negative refluenze su tutto l’andamento della “macchina amministrativa” relativamente all’erogazione dei servizi ed all’esecuzione di ogni intervento pubblico.

La discutibile gestione delle risorse finanziarie, con consistenti spese superflue e/o improduttive, sommata all’incapacità politica di recuperare risorse aggiuntive esterne da altri Enti (Regione) o di attivare procedure di risparmio previste per Legge, ha determinato il sostanziale collasso dell’attività amministrativa.

Inoltre, i ritardi accumulati nell’adozione del bilancio di previsione, per cause sempre e comunque imputabili alla giunta, hanno creato evidenti ed ulteriori difficoltà, anche nell’azione amministrativa di carattere ordinario.

Sul fronte delle entrate comunali si è registrata una forte inerzia in ordine al recupero di ingenti risorse finanziarie, (su tutte basti pensare ai crediti vantati nei confronti del Ministero e dell’Azienda Ospedaliera), né sul punto è stata attivata la “compensazione giudiziale” più volte sollecitata. Mancata attivazione, nonostante diverse sollecitazioni da parte dell’opposizione consiliare, delle previsioni di Legge in ordine alla rinegoziazione dei contratti in essere, con conseguente mancato risparmio di consistenti risorse pubbliche.

 

  1. STRUTTURA COMUNALE – MACCHINA BUROCRATICA

La struttura burocratica dell’Ente da quasi due anni è costretta a subire estemporanee e spesso contraddittorie decisioni politiche, prive di alcuna logica e totalmente sganciate da criteri di produttività, competenza e migliore funzionamento degli uffici, ma apparentemente motivate dalla più volte sbandierata “lotta per lo smantellamento” di un vecchio sistema politico.

Una presunta rivoluzionaria riorganizzazione che di fatto ha portato solo ad un sostanziale ed ormai palese collasso ed improduttività della struttura comunale.

 

  1. VIABILITA’ – MANUTENZIONE

Strade, segnaletica, verde pubblico, illuminazione pubblica, servizio idrico sono tutti settori in completo stato di abbandono, senza i necessari ed opportuni interventi manutentivi e con relativi, continui ed ormai insopportabili disagi per i cittadini.

Appare francamente paradossale che interi quartieri (vedasi il recente caso di Santa Barbara), siano lasciati senza luce per numerosi giorni o addirittura per interi mesi, con il concreto pericolo per i cittadini di sprofondare nelle numerose buche ormai diventate voragini.

Ed ancora assurdo appare come ad interi quartieri, soprattutto quelli insistenti sul centro storico, non sia fornito alcun servizio degno di questo nome, con stradine interne trasformate in deposito di rifiuti di ogni genere, anche ingombranti, e prive di alcuna manutenzione.

Pessima è la manutenzione di tutte le aree verdi, fatta eccezione per quelle poche autogestite da gruppi di persone ed associazioni volenterose; zone che risultano totalmente abbandonate e che di fatto, a fronte di pochi interventi posti in essere sinora, (peraltro eseguiti in maniera disordinata e disorganizzata) rappresentano un biglietto da visita pessimo per l’immagine di una Città che avrebbe dovuto essere il cavallo di battaglia di una amministrazione con visioni transoceaniche, e che invece ha provocato e continua a provocare solo evidenti danni all’intera Città sia in termini di vivibilità, sia in termini di decoro.

 

  1. Vivibilità, decoro urbano e rivitalizzazione del centro storico.

Nessuna azione concreta è stata avviata da questa amministrazione per la rivitalizzazione del nostro centro storico, più volte denominato dal Sindaco “il salotto buono della Città”. Controversi i numerosi  provvedimenti di chiusura ed apertura del traffico, e controversa la deliberata pedonalizzazione del centro storico, priva di ogni logica organizzativa e produttiva, in quanto avviata e disposta senza il propedeutico avvio di azioni mirate al miglioramento dell’arredo urbano (basti pensare che in tutto il centro storico non è possibile trovare neanche un posacenere o semplicemente un cestino raccoglitore di rifiuti), ad incentivare le iniziative culturali e commerciali, (ad esempio predisponendo per tempo un regolamento dei dehors, che invece, “scopiazzato” da altri comuni, è stato solo il mese scorso trasmesso, privo di contenuti, alle commissioni consiliari per i necessari emendamenti), ed ancora a potenziare i controlli di pubblica sicurezza, a garantire servizi, ed organizzare e regolamentare la mobilità ed il traffico urbano.

 

  1. CULTURA, SPORT E SPETTACOLO

Uno dei settori maggiormente penalizzati rispetto agli ultimi 10 anni, con un declino che appare ormai inarrestabile: impianti quasi del tutto abbandonati, con conseguente impraticabilità di quasi tutte le strutture sportive, molte delle quali prossime alla chiusura per inagibilità, quasi ad evidenziare un folle tentativo di abolire lo sport in tutte le sue forme (se non fosse per quelle associazioni sportive che con spirito di dedizione di tutto fanno per “restare ancora a galla”).

Totale la mancanza di programmazione e surreale la disastrosa razionalizzazione delle somme a disposizione utilizzate per sponsorizzare iniziative e manifestazioni sportive e culturali con risultati complessivi imbarazzanti.

Basti pensare alle somme immotivatamente stanziate per la creazione di un campo da bocce nel quartiere Angeli, o ancora alla mancata previsione di un bando di gara per la gestione del campo multifunzionale di “Portella della Ginestra”, oggi affidato in modo molto discutibile, o ancora alle ingenti somme impegnate per la discussa, ed in ogni caso discutibile, stagione teatrale nissena che ha visto quale suo principale protagonista il maestro Moni Ovadia, grandissimo direttore artistico che in pochi hanno avuto però l’onore di conoscere da vicino, (circa 70), vista la totale assenza di un piano adeguato di comunicazione e di promozione, se non quella indirettamente creata dalle numerose polemiche, (a nostro avviso motivate) mosse dalle compagnie teatrali e dalle maestranze locali che si sono ritrovate, dopo tanti anni, fuori dalle corde culturali di questa amministrazione (ricordiamo, solo a titolo esemplificativo, il Med Moda, il Kalat Festival, o ancora il Festival Città di Caltanissetta che, peraltro, quest’anno festeggiava il suo 25° anniversario).

Per non parlare della gestione dei riti e delle manifestazioni della Settimana Santa che, come più volte proclamato, avrebbe dovuto attirare centinaia e centinaia di turisti e curiosi (ma riteniamo sarebbero potute bastare anche poche decine), anche grazie al “lungimirante”, “tempestivo”, “economico” e “ben organizzato” trasferimento della Vara all’EXPO di Milano, (almeno così hanno cercato di farci credere…) ma che alla fine si è trasformata nell’ennesimo “flop” di questa amministrazione. Nessuna programmazione e promozione turistica, nessun piano di comunicazione fattivo e concreto, è stato messo in atto da questa giunta per promuovere una delle manifestazioni religiose e folcloristiche più importanti che la Nostra Città possiede; Ed anche quest’anno, nonostante i numerosi tentativi minatori e vandalici della amministrazione (basti pensare alla “misteriosa” collocazione notte tempo di alcuni stand proprio all’interno del percorso delle processioni e dalla amministrazione additata come “abusiva e senza autorizzazione”), fortunatamente la Settimana Santa si è svolta e conclusa con una folta partecipazione di credenti e curiosi (numerose le presente dei cittadini nisseni, quasi del tutto assente la presenza di turisti), e tutto questo ancora una volta solo grazie alla invidiabile dedizione ed alla professionalità di tutte quelle persone che per tutto l’anno, attraverso le associazioni della Settimana Santa, riunendosi nelle loro sedi (e non attorno ad un tavolo tecnico), hanno lavorato e lavorano per la riuscita dell’evento.

Tutti argomenti che rappresentano solo alcuni punti del disastro amministrativo in questo settore.

 

  1. SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA – SERVIZI SOCIALI

In tale settore non può non palesarsi l’evidente e sostanziale disinteresse di questa Amministrazione verso il sociale ed i servizi, con ritardi e disservizi su vasta scala.

Basti pensare al servizio di refezione scolastica che, coinvolgendo bambini ed intere famiglie, dovrebbe essere uno dei principali e primari servizi da garantire, e che invece ad oggi risulta non essere mai stato regolarmente avviato; Il servizio è, peraltro, da poco oggetto di una apposita commissione di indagine istituita per verificare l’iter di preparazione e redazione del bando che ha di fatto portato ad un notevole ed ingiustificato ritardo nella pubblicazione della nuova gara d’appalto per l’assegnazione del servizio….Risultato: dopo ben 8 mesi dall’inizio della scuola, solo da pochi giorni forse ripartirà regolarmente il servizio mensa affidato alla nuova ditta aggiudicatrice della gara d’appalto.

E cosa dire, senza voler sminuire il lavoro che con enorme sforzo e sacrificio è stato portato avanti in questi mesi dall’assessore al ramo, del fallimentare progetto dei “Cantieri di servizio”, che  avrebbe dovuto coinvolgere centinaia di persone ma che alla fine, e solo dopo le numerose proteste ed i tavoli tecnici in Prefettura, dopo essere stati praticamente “declassati” a “Mini cantieri”, sono finalmente partiti con un auto-finanziamento…Risultato: nessuna risposta e nessun concreto aiuto per tutti quei padri di famiglia alla prese con la più nera disperazione a causa della mancanza di lavoro.

Ed ancora il servizio di assistenza domiciliare agli anziani, il servizio per l’assistenza ed il trasporto disabili, tutti servizi che dovrebbero essere di primaria importanza per qualsiasi amministrazione al governo.

 

  1. RANDAGISMO

Altro gravissimo problema che da anni attanaglia la Città di Caltanissetta è quello del randagismo.

Innumerevoli sono stati gli incontri tra Amministrazione, Associazioni, Asp e Polizia Municipale, ma del tutto inutili le azioni messe in atto dall’Amministrazione che di fatto non hanno sortito alcun effetto sul fenomeno randagismo e non hanno inciso minimamente sul contenimento delle popolazioni vaganti, se non quello, unico, di far “impennare” la spesa pubblica (basti ricordare che tutti gli interventi disposti dalla amministrazione, pur di tacitare l’opinione pubblica e dare l’impressione che “qualcosa veniva fatto”, per catturare i cani randagi presenti sul territorio sono stati avviati senza alcuna pianificazione, senza criteri selettivi e senza il coinvolgimento degli altri soggetti competenti)…risultato: in gabbia venivano messi solo cuccioli e cuccioloni, cani di quartiere e cani mansueti, lasciando i cittadini nel giornaliero rischio di subire attacchi da parte di quei cani, più problematici, che si aggiravano e continuano ad aggirarsi indisturbati per le vie della Città perché da questa Amministrazione ritenuti “imprendibili”.

 

  1. SVILUPPO

Nessuna progettualità idonea ad assicurare livelli efficienti di servizi risulta essere stata validamente promossa da questa amministrazione.

Non sono state coinvolte le risorse imprenditoriali locali ma, al contrario, in questi anni si è creata una forte contrapposizione tra i settori produttivi della Città e l’Amministrazione attiva, sempre più sorda delle esigenze di chi oggi, con enormi difficoltà, tende a muovere l’economia locale.

Fallimentare è anche la gestione dei finanziamenti, con la mancata concreta attivazione dopo due anni del c.d. “l’Ufficio Europa”, unico mezzo, proprio in questo triste periodo economico caratterizzato da sempre più ingenti tagli, per intercettare, attraverso figure di esperti e professionisti altamente specializzati nel settore (e non di certo, con rispetto parlando, utilizzando gli ormai inflazionati “esperti a chilometro zero”) finanziamenti europei per il rilancio economico della nostra Città, e che, invece, ad oggi non ha prodotto alcun progetto pubblico/privato finanziato con fondi europei.

 

  1. COMMERCIO e MERCATINO SETTIMANALE

Settore sostanzialmente abbandonato ed operatori senza punti di riferimento istituzionali per concertare attività e iniziative volte alla tutela ed all’incremento del settore.

Nessuna concreta azione risulta essere stata avviata da questa Amministrazione per migliorare e rendere più appetibile il Mercatino settimanale del Sabato, se non quella di trasferire, (con successo, e forse questo è stato il problema), ma solo per una settimana, il Mercato in Via Ferdinando I°. Ciò ha ricevuto il sostegno e l’apprezzamento non solo da parte degli espositori ma anche e soprattutto da parte dei fruitori che hanno copiosamente affollato lo stesso….E cosa fa Ruvolo?…. Riporta il Mercatino a Pian del Lago, in una location lontana dal centro abitato, scomoda, non facilmente raggiungibile da tutti ed in balia degli ormai numerosissimi posteggiatori abusivi.

 

  1. UNIVERSITA’ e CONSORZIO UNIVERSITARIO

Consorzio Universitario che dovrebbe avere nella figura del Sindaco un vero e proprio condottiero sol perché in esso si fondono istruzione, cultura e sviluppo socio economico di una cittadinanza (Enna docet). Invece il nostro Consorzio Universitario sconta un atto costitutivo bloccato e uno statuto obsoleto e le cui decisioni sembrano essere prese dai pochi. Medicina da consolidare e Ingegneria elettrica da promuovere fortemente oltre che la ricerca di nuovi partners costituiscono priorità programmatiche delle quali nessuno parla. E. nel frattempo il Consorzio si impoverisce in quanto la fuoriuscita della ex Provincia Regionale sembra sempre più certa ed inevitabile stante il mancato promesso finanziamento regionale.

A proposito dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio, nessun pronunciamento, o quasi, in merito da parte del Sindaco Ruvolo nè sulla perdita di Gela e Niscemi nè sul futuro dell’ente territoriale che probabilmente sarà costretto a Governare in prima persona.

 

  1. LAVORI PUBBLICI

Il settore rappresenta il vero e proprio “tallone d’Achille” dell’amministrazione comunale.

Nessun nuovo intervento programmato, errori grossolani anche nella semplice “ricopiatura” degli atti amministrativi di programmazione (Programma Triennale delle OO.PP.), forti ritardi nell’esecuzione dei lavori pubblici ereditati dalla precedente amministrazione, revoca di importanti finanziamenti per un totale di oltre 2 milioni di euro (basti pensare alla revoca del finanziamento di € 40.000 per le progettazione del Paes sull’energia sostenibile, alla revoca del finanziamento € 200.000 per l’installazione di impianti per l’abbattimento delle polveri sottili per il miglioramento della qualità dell’aria, ed ancora alla perdita del finanziamento di € 2.000.000 per la realizzazione di una piattaforma tecnologica ad onde convogliate per la telegestione dell’illuminazione pubblica per la riduzione dei consumi energetici).

Inoltre, l’attività amministrativa è stata caratterizzata dalla mancata definizione e/o dai ritardi dei procedimenti amministrativi per importanti opere pubbliche già finanziate, nonchè dalla mancata presentazione di progetti o, addirittura, presentazione in ritardo, per opere pubbliche con conseguente perdita della possibilità di ottenere i relativi fondi.

Senza dimenticare l’ormai famoso Progetto Pilota Provvidenza”, progettato ed appaltato dalla giunta Campisi, con l’ottenimento di un finanziamento per la realizzazione dell’opera, (finanziamento prossimo alla scadenza, se non già scaduto, nonostante una già concessa proroga) ed ancora oggi come direbbe il buon Brumotti “fermo con le quattro frecce”; quartiere del centro storico ormai caratterizzato da pericolose discariche a cielo aperto, immobili, anche di proprietà comunale, fatiscenti e pericolanti, buche e crepe nel manto stradale.

Ed infine la più grande delle opere pubbliche che in questi anni ha caratterizzato e marchiato il nostro territorio: il raddoppio della 640 CL-AG. Evidente e superfluo, per tutto quanto accaduto, sottolineare i danni dovuti alla caduta di prestigio e di rispetto dell’Istituzione che Ruvolo dovrebbe rappresentare. Per mesi e mesi i cittadini nisseni si sono ritrovati del tutto isolati e costretti a dover percorrere strade alternative, e molto pericolose, per raggiungere l’autostrada per Palermo o per Catania, a causa degli eccessivi e reiterati ritardi nella consegna dei lavori della c.d. bretella, solo da pochi giorni riconsegnata alla Città grazie all’intervento di S.E. il Prefetto e di alcuni intrepidi consiglieri comunali.

E se a ciò aggiungiamo le incertezze sulle ormai tanto attese opere di compensazione, (ci riferiamo allo svincolo di collegamento tra la zona sud della città, centro storico e Santa Barbara, con lo snodo costituito dalla 640 CL-AG, autostrada PA-CT, e la stazione ferroviaria Xirbi, al Parco Balate, alla discarica di c.da Stretto, al Giardino della legalità), la frittata è fatta.

Nessuna notizia, né presa di posizione da parte di questa amministrazione…Tutto tace ed intanto i cittadini aspettano e la città continua ad essere giornalmente distrutta e deturpata dai mezzi pesanti della CMC che la attraversano.

 

  1. SERVIZI CIMITERIALI

Da mesi ormai il cimitero, nonostante le numerose interrogazioni e segnalazioni, versa in stato di assoluta degrado, con interventi sommari e estemporanei che vengono effettuati, e non sempre, solo in concomitanza con le ricorrenze. Quanto sopra, appare tanto più incomprensibile se si considera che molti interventi potrebbero essere effettuati con personale interno o dell’RMI.

Senza voler tralasciare le ormai famose opere di ampliamento ed urbanizzazione dell’area cimiteriale, opere da anni in fase di stallo nonostante le richieste private di costruzione.

 

  1. PIANO REGOLATORE

A due anni di amministrazione non possiamo non constatare che nessuna linea guida risulta essere stata ancora messa a punto dalla giunta per la revisione del Piano regolatore.

E ciò, a nostro avviso, è assurdo soprattutto se consideriamo che la Città di Caltanisssetta ha un piano regolatore approvato nel 2009 e già scaduto a luglio del 2015.

 

  1. EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Nessun provvedimento concreto, nonostante le ripetute sollecitazioni politiche, in materia di assegnazione degli alloggi di Edilizia popolare a fronte delle ormai numerosissime richieste o di predisposizione di una nuova graduatoria degli aventi diritto mediante procedure e regole trasparenti.

  1. PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI VARI

Sono innumerevoli i procedimenti amministrativi gestiti in maniera quanto meno approssimativa dall’amministrazione in carica e su cui l’opposizione consiliare ha più volto richiamato, senza risultati, l’attenzione.

Decoro urbano, abbandono delle contrade e delle periferie, collocazione del mercato settimanale, sicurezza sul lavoro con riferimento ad alcuni locali comunali, mancata attivazione dell’esistente impianto di video-sorveglianza, nomina di numerosi esperti, con e senza retribuzione, (vedi da ultimo l’addetto stampa, dott. Molino,  nominato, a poche ore dall’aumento della TARSU, dal Sindaco con un compenso di 15.000,00 euro poi scesi inspiegabilmente a 7.500,00), facendo invece fronte alla necessità attraverso interventi di somma urgenza e ripetute proroghe per la fornitura di molti beni e servizi ritenuti di primaria importanza (vedi servizio di raccolta rifiuti in proroga da parecchi anni, il servizio di pulizia dei locali comunali in proroga dal 2008, il servizio di refezione scolastica, già soggetto a due proroghe, ect).

Tutte mancanze che hanno solo di fatto acuito la già critica situazione economico finanziaria della Nostra Città, a discapito ovviamente delle fasce più deboli, di chi vive di stipendio, di chi per vivere è costretto a fare anche il triplo lavoro.

 

  1. TRASPARENZA

Mancata o ritardata risposta a numerose interrogazioni consiliari, mancata o ritardata predisposizione della relazione annuale (circostanza rilevata dall’Assessorato Regionale
delle Autonomie Locali), mancato e/o ritardato rilascio di atti e documenti amministrativi.


CONCLUSIONI

In definitiva che altro dire se non che questa giunta ha fallito: ha fallito – perché il fallimento arriva non solo quando si sbaglia, ma anche per peccati di omissione e soprattutto di presunzione, nelle azioni e negli intendimenti che facevano parte del suo programma, come la rivitalizzazione del centro storico, una nuova viabilità periferica, un rilancio del tessuto economico, una “partecipazione” mai decollata, tutti simboli della mancanza di una visione complessiva della Città che vorremmo.

Un Sindaco privo di un progetto programmatico che rispecchi le reali esigenze della nostra Città, un Sindaco privo di una idea di città e di una visione politica costruttiva.

Un Sindaco che, nonostante i proclami e le scoordinate dichiarazioni rilasciate (“siamo legati dal patto fatto con la città. Alleanza per la città non è un cartello elettorale ma una assunzione di responsabilità per rigenerare la politica…..”), è risultato politicamente incapace di conservare la Sua maggioranza consiliare ed il consenso elettorale: parte dei Suoi consiglieri eletti nella sua lista, parte del PD e parte dell’UDC, lo hanno di recente delegittimato; la maggioranza consiliare che lo sostiene si sta progressivamente, e sempre più sfaldando.

Un Sindaco burocrate, non in grado di dare la giusta soluzione ai tanti problemi che attanagliano le famiglie, i giovani, i lavoratori e soprattutto i senza lavoro;

Un Sindaco inadatto a restituire a Caltanissetta quella funzione di guida delle realtà comunitarie dell’entroterra siciliano che per collocazione geografica, per cultura e per tradizione storica le compete, contribuendo al contrario ad accentuare sempre più il ruolo marginale ed ancillare di Caltanissetta nell’ambito dello scacchiere politico ed istituzionale provinciale (basti pensare che niente è stato fatto per contribuire a convincere i cittadini e la classe politica di Gela e di Niscemi di restare unica Provincia – Libero Consorzio, per convincere gli amici di Gela e Niscemi che potevano ancora avere una storia Comune, magari ricercando assieme nuove regole e di rispetto reciproco, così come questo Sindaco e questa Amministrazione Comunale non è in prima fila, come dovrebbe essere, per difendere la nostra Corte d’Appello che non è soltanto baluardo contro la criminalità organizzata ma è anche simbolo di civiltà e di cultura a Caltanissetta).

Innumerevoli sono i danni causati da questa fallimentare amministrazione che, a nostro avviso, tutte le forze politiche sane della Città sapranno e dovranno impedire possano protrarsi ancora nei prossimi anni e fino alla scadenza del mandato; circostanza questa che li renderebbe devastanti ed irrimediabili, coinvolgendoci pienamente TUTTI nella proiezione negativa di una drammatica gestione della cosa pubblica.

Da tutto ciò, pertanto, i sottoscritti consiglieri comunali, prendono formalmente le distanze per guardare ad un nuovo progetto per Caltanissetta che, per Noi, non può più attendere la naturale scadenza politica elettorale.

Ed è per questo che utilizzeremo i due mesi che ci separano dal 2 giugno (termine utile per la presentazione della mozione di sfiducia) per chiedere a tutti i nostri collegi consiglieri, di opposizione, di maggioranza e della maggioranza dissidente, un’ammissione di responsabilità nei confronti della città condividendo un “progetto politico” complessivo con la formulazione di punti programmatici, naturalmente integrabili, che si vorranno indicare come prioritari per la nostra città.

Ed è proprio per questo che pur potendo ripartire proprio da quelle criticità sopra elencate, che l’attuale Amministrazione ha proclamato come propri cavalli di battaglia ma che alla fine si sono rivelate dei sonori insuccessi, riteniamo invece più utile soffermarci su alcuni punti che a nostro avviso rispecchiano le esigenze prioritarie della nostra Città.

Questi alcuni dei punti che si ritengono di fondamentale importanza per la ricrescita e rinascita della Nostra Città:

  1. La cura, manutenzione delle strade, dei quartieri, del verde pubblico: ridare dignità alla Città ed ai Nostri concittadini; Realizzare una reale cura per la Città attraverso una immediata manutenzione delle strade e dei marciapiedi, attraverso la intensificazione del verde pubblico e della sua cura, attraverso il ripristo della illuminazione;

 

  1. Immediata riattivazione del progetto pilota Provvidenza, già oggetto di finanziamento ottenuto dalla precedente amministrazione;

 

 

  1. Il rilancio del progetto Università rafforzando e soprattutto promuovendo ingegneria elettrica, consolidando medicina, aprendo a scienze agrarie e lottando, anche investendo risorse cospicue, per scienze infermieristiche e per allargare sempre più le competenze del nostro Consorzio Universitario e la collaborazione con quanti più centri di eccellenza possibili;

 

  1. Il monitoraggio costante dell’utilizzo delle ingenti somme a disposizione della solidarietà sociale (parecchi milioni di euro) affinché dette somme vengano spese ma spese bene e non con interventi tampone, nella considerazione dello stato di bisogno di grande parte della cittadinanza nissena, sforzandosi per quanto possibile di assegnare risorse ai ceti meno abbienti, cercando di trasformare la mera assistenza in una occasione di reinserimento nella vita produttiva e sociale;

 

  1. L’attivazione di fonti di finanziamento regionali, nazionali e comunitarie che necessitano, per essere utilizzate appieno, di professionalità superiori e altamente specializzate e di certo, ma con tutto il rispetto,  non di volontari locali a km zero; per cui occorre rivolgersi a chi possa assistere l’Amministrazione comunale a 360° in materia di intercettazione delle svariate fonti di finanziamento disponibili oggi e nell’immediato futuro; basta dare un’occhiata alle società che si occupano di attivazione di risorse il cui compenso potrebbe essere ricompreso nel finanziamento andato in porto;

 

  1. La particolare attenzione da destinare al raddoppio della SS 640 e ai suoi innumerevoli cronoprogrammi continuamente disattesi e soprattutto alle opere di compensazione mai iniziate che rivoluzionerebbero, in meglio, l’andamento socioeconomico della nostra cittadina. E ciò, nonostante sia oggetto di apposito tavolo prefettizio ma ancora il nulla! Anzi solo l’apertura dello svincolo autostradale;

 

  1. Lo studio del nuovo Piano regolatore in quanto strumento di programmazione urbanistica ed economica necessita di particolare attenzione e perizia, sì da evitare gli errori commessi nel passato e contenere, rendendola se possibile più funzionale, l’eccessiva espansione territoriale che la nostra città ha subito negli ultimi decenni;

 

  1. La realizzazione dell’ormai noto “Campus biomedico” per conoscere lo status per  l’istituzione dello stesso attenzionando, nel contempo, la paventata istituzione di un centro di ricerca di genetica oncologica presso i locali ex Averna;

 

  1. La necessaria attenzione sul problema dei rifiuti, stante la normativa regionale ancora bloccata, e soprattutto il cospicuo debito accumulato e la situazione del fondo di rotazione regionale, sempre più incerto e problematico ora che anche le SRR senza che siano mai entrate in azione sono state “rottamate”;

 

  1. Il necessario approfondimento sul caro acqua che contraddistingue il servizio idrico nella nostra città in cui il costo è nettamente al di sopra della media nazionale;

 

  1. La situazione dei contenziosi in cui si trova il Comune con un occhio particolare alle possibili soccombenze dell’Ente in giudizio attenzionando particolarmente procedure annose come quella relativa al contenzioso con la Regione Sicilia sulla refezione scolastica, per la quale ballano più di dieci milioni di euro.

 

 

  1. Attuazione di un piano traffico che riguardi non soltanto le zone di parcheggio e di sosta e di ragionevole chiusura del centro storico ma, anche, un moderno ed efficiente servizio di trasporto pubblico.

 

 

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