Mafia: Stragi ’92, Lia Sava “Messina Denaro prono a volere di Riina”

CALTANISSETTA (ITALPRESS) 23 gennaio – “Cosa nostra, già negli anni ’80, aveva giurato vendetta contro Falcone e Borsellino. Ed in particolare contro Borsellino per l’attività svolta come procuratore della Repubblica a Marsala. Da qui il coinvolgimento di Matteo Messina Denaro negli attentati”. Così il procuratore di Caltanissetta, Lia Sava, che ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, i motivi che hanno portato all’ordine di cattura spiccato nei confronti del boss latitante Matteo Messina Denaro, in quanto ritenuto mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Caltanissetta, su disposizione della locale Direzione distrettuale antimafia. Il provvedimento cautelare segue le ordinanze emesse tra il 2012 ed il 2013, sempre dal gip di Caltanissetta, nei confronti di vari appartenenti a Cosa nostra ritenuti, a vario titolo, responsabili delle stragi consumate nel corso del 1992.

Il procuratore di Caltanissetta ha fatto riferimento alle dichiarazioni di una serie di pentiti e alla commissione di diversi omicidi, ritenuti propedeutici alle stragi. “Matteo Messina Denaro – ha detto il magistrato, citando un passo dell’ordinanza di custodia di cautelare – era prono al volere di Totò Riina”. (ITALPRESS).

 

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