“Contagi sempre al galoppo, zona rossa generalizzata non comprensibile anche per le aree con pochi casi, negativizzati e positivi abbandonati a se stessi e troppi furbetti del vaccino, per i quali va usato il pugno di ferro, ma contro i quali, probabilmente, Razza e Musumeci avrebbero potuto fare di più se si fossero mossi per tempo, contrastando il fenomeno sin dalle prime battute”.
La lotta al Covid per il Movimento 5 stelle all’Ars è una Caporetto, o quasi.
“Siamo– dicono i deputati 5 stelle – l’unica zona rossa d’Italia, tra l’altro inspiegabilmente generalizzata in tutta l’isola, col risultato di mettere in ginocchio imprese e commercianti anche nelle aree dove i contagi sono bassi. Il Dpcm consentiva a Razza e Musumeci di esentare alcune zone dalle restrizioni, ma non lo hanno fatto, facendo pagare a tutti i siciliani indiscriminatamente quelli che lo stesso Musumeci definisce comportamenti irresponsabili di una minoranza”.
Duri i deputati anche nei confronti dei furbetti del vaccino “contro i quali pretendiamo il pugno di ferro, perché hanno sottratto dosi a chi è in prima linea nella lotta al virus e rischia di rimetterci la vita. La Regione ora non si giri dall’altro lato”.
A Razza e Musumeci il M5S chiede anche di non dimenticare i tanti pazienti negativizzati ma non guariti e una maggiore assistenza ai tanti siciliani condannati ad una sorta di arresti domiciliari per osservare le norme sulla quarantena ma oggi praticamente abbandonati a se stessi.