Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera dei Deputati

Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera dei Deputati. Il candidato della Lega ha ottenuto presidenza con il favore del centrodestra. Un totale di circa 225 voti.

La sua elezione segue di appena 24 ore quella di Ignazio La Russa, esponente di “Forza Italia” nominato presidente del Senato.

Chi è Lorenzo Fontana, il nuovo presidente della Camera dei Deputati

Nato a Verona nel 1980, Lorenzo Fontana è vicesegretario federale della Lega dal 2016 e deputato per il partito rappresentato da Matteo Salvini dal 2018. Laureato in Scienze Politiche, ma anche in Storia e Filosofia, ha iniziato la carriera politica nel 2002 come vice-coordinatore federale del Movimento Giovani Padani.

Dal 2007 al 2009 ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale a Verona. Inoltre, nel 2008 si è candidato alla Camera per le liste della Lega Nord (circoscrizione Veneto 1) ma non ha ottenuto l’elezione.

Dopo le elezioni europee del 2009, Lorenzo Fontana è diventato europarlamentare ottenendo 52.136 preferenze. Nel 2014, ha riottenuto l’incarico dopo le elezioni europee e, in più, è stato relatore del progetto sull’accordo di cooperazione Bosnia Erzegovina – Europol.

Nel 2017 è tornato nella sua Verona, nella veste di vicesindaco e assessore. Si è dimesso nel 2018. Tra gli altri ruoli politici di rilievo ricoperti negli ultimi anni ci sono:

  • Ministro per la famiglia e le disabilità (2018-2019);
  • Ministro per gli affari europei (Governo Conte I, luglio-settembre 2019);
  • Eurodeputato (2009-2018);
  • Vicepresidente della Camera dei Deputati prima della sua elezione a ministro nel 2018.

Il nuovo presidente della Camera è sposato e ha una figlia.

Migrazioni, LGBT+ e altro: le idee politiche di Fontana

Lorenzo Fontana, membro della Lega e nuovo presidente della Camera dei Deputati, è noto per le sue idee da ultra conservatore cattolico. Ha mostrato negli anni posizioni contrarie all’aborto, alle unioni civili e ai maggiori diritti per la comunità LGBT+ e all’educazione sessuale nelle scuole.

Sostiene che la teoria del gender esista e avrebbe più volte presentato i matrimoni gay come una minaccia, così come l’immigrazione.

 

Il manifesto in Parlamento e le reazioni prima e dopo la vittoria

Durante la quarta votazione per eleggere il presidente della Camera, i deputati del Pd Rachele Scarpa, Sara Ferrari ed Alessandro Zan hanno esposto uno striscione. “No a un presidente omofobo pro Putin“: questa la scritta (visibile in una delle foto della gallery).

C’è stata quindi parecchia tensione all’interno del nuovo Parlamento. Tuttavia, Fontana ha raggiunto il quorum e ottenuto il ruolo di presidente della Camera dei Deputati.

In attesa della proclamazione ufficiale, secondo i dati ufficiosi, Fontana avrebbe ottenuto 225 voti. Per Maria Cecilia Guerra, sostenuta dalla sinistra, 77 voti; 52 per Federico Cafiero de Raho; 22 per Matteo Richetti; uno ciascuno per Debora Serracchiani e Riccardo Molinari. Undici le schede nulle, 6 quelle bianche.

Tra i primi “compiti”, o meglio impegni istituzionali, di Fontana ci sarà l’incontro con il presidente del Senato Ignazio La Russa. Roberto Fico ha augurato buon lavoro a entrambi in una nota: “I miei auguri ai neo eletti presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Avranno il compito di rappresentare le istituzioni e guidarle in un momento delicato per il nostro Paese. Buon lavoro”.

L’elezione e video dalla Camera

Gli esponenti del PD e del Movimento 5 Stelle non avrebbero applaudito all’elezione del nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Avrebbero applaudito solo i deputati del “Terzo Polo”. Standing ovation, invece, dalla maggioranza.

Il video dal canale YouTube ufficiale della Camera dei Deputati.