Lorefice: “Le regioni in difficoltà vanno aiutate, non dobbiamo togliere soldi a chi ne ha più bisogno”

“Aiutare gli enti locali delle regioni con maggiori divari è una priorità. I fondi destinati a questi territori non vanno toccati. Nell’eventualità dell’inadeguatezza della struttura dell’ente locale, per cui non si riesca a compiere eventuali progetti, come purtroppo molto spesso è accaduto in passato, deve essere reso possibile fare un intervento sostitutivo che lasci quei fondi negli stessi territori e che quindi non vengano redistribuiti altrove”. A lanciare il monito è il senatore gelese del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice, che sulla proposta rivolta al governo, ha raccolto anche il plauso della ministra per il Sud, Mara Carfagna, durante l’audizione in 14a commissione del Senato, a proposito della capacità di spesa e del raggiungimento degli obiettivi connessi ai Fondi strutturali e d’investimento europei. “Non dobbiamo togliere soldi a nessuno, – aggiunge Lorefice – le risorse vanno lasciate nei territori che hanno grandi criticità e ritardi strutturali, altrimenti non ce la faremo a raggiungere gli obiettivi comuni di riequilibrio dei divari geografici, di genere e generazionali”.
“Dobbiamo aumentare l’impegno, sia politico che amministrativo, per consentire un più efficace ed efficiente utilizzo delle risorse europee. Venga rafforzato, al contempo, il ruolo dell’Agenzia per la coesione così che possa andare incontro a quei Comuni, laddove manchino competenze interne, nell’attuazione delle politiche di coesione. Al riguardo, dal ministero, starebbero predisponendo un meccanismo molto più snello non per sostituirsi, ma per aiutare le amministrazioni locali. Saranno rafforzati anche gli strumenti di monitoraggio delle spese e delle certificazioni in tempo reale, per avere modo di intervenire in maniera tempestiva e trasparente. Infine, è certamente necessario predisporre misure per irrobustire parallelamente le capacità delle pubbliche amministrazioni, soprattutto nel Sud Italia, nelle fasi di progettazione e realizzazione degli interventi; e ancora, dotare la struttura di missione di strumenti di monitoraggio digitali semplici, rapidi ed efficaci. In mancanza di questo non ce la faremo neanche con le misure correttive”.
Infine, Lorefice lancia un invito alla collaborazione: “ricordatevi l’importanza del Parlamento, interagiamo e facciamo squadra, così da raggiungere velocemente gli obiettivi”.

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