L’Mdc chiede lumi sulle fontane

CALTANISSETTA – Una vera e propria polemica quella che si è innescata in città a seguito della possibile decisione dell’Amministrazione Comunale di trasformare alcune fontane/rotatorie della città in dei monumenti alcuni dei quali dedicati alla memoria dei minatori: un carrello per trasportare lo zolfo posto sopra un binario della ferrovia. Pur non essendo certo ancora il destino della fontane/ rotatorie di Via Ferdinando I e di Viale Regina Margherita, ma anche della fontana/gradinata Agostino Lo Piano realizzate per rendere più accattivante l’arredo urbano con i loro zampilli d’acqua e giochi di luce, l’opinione dei nisseni sembra essere spaccata tra chi vorrebbe che le stesse – vuote da tempo e oggi ricettacolo di rifiuti causa dell’inciviltà e della scarsa manutenzione – venissero ripristinate tornando all’antico splendore e chi stanco di vederle ormai in uno stato di abbandono e degrado vorrebbe che venissero trasformate. Una diatriba che negli ultimi giorni ha tenuto banco in alcune pagine dei social network e che la nostra redazione a seguito da vicino intervistando l’assessore alla viabilità e vivibilità Amedeo Falci, il quale sta valutando la proposta avanzata da alcuni cittadini trasformare le fontane, così come sono al vaglio dell’ufficio tecnico eventuali interventi di manutenzione per far si che esse tornino a zampillare acqua cristallina.

Sull’argomento, a seguito delle numerose richieste dei nisseni al fine di evitare quello che molti considerano un ulteriore sperpero di denaro pubblico, è intervenuto anche il movimento difesa del cittadino che nel rispetto del suo ruolo di rappresentanza, tutela e difesa dei diritti dei cittadini ha inviato una richiesta formale di incontro al sindaco Giovanni Ruvolo e all’assessore Amedeo Falci per avere notizie in merito.

“Al di la della sterile polemica nata nei giorni scorsi, delle prese di posizione senza elementi utili per il confronto, – dichiara Salvatore Porsio, presidente del Movimento difesa del Cittadino – nel rispetto della democrazia partecipata abbiamo ritenuto opportuno chiedere un incontro con l’amministrazione per sapere le reali intenzioni, i costi di manutenzione e quelli eventualmente per le trasformazioni delle fontane al fine di poter dare il nostro contributo in rappresentanza, tutela e difesa dei cittadini sulla possibile scelta da adottare”

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