“Chiedo al sindaco di Licata, formalmente, di rinunciare alle dimissioni. Non può essere attribuita al nuovo sindaco, infatti, la responsabilità di una gestione assurda del territorio che ha portato alla realizzazione di immobili in zone demaniali, in aree dove non si può intervenire con alcuna sanatoria”. È l’appello del presidente della Regione, Rosario Crocetta al primo cittadino di Licata (Ag) Angelo Cambiano che a metà maggio ha subito l’incendio della villetta di campagna intestata al padre, dopo che aveva ordinato alcune demolizioni di case abusive. E che ieri ha annunciato: “Se non avrò riscontri della presenza dello Stato entro 48 ore, lunedì a mezzogiorno, durante una conferenza stampa già convocata, mi dimetterò”
“Mi rendo conto della disperazione personale con la quale deve fare i conti il sindaco – continua Crocetta – ma rispetto a provvedimenti esecutivi della magistratura, non c’è alcun potere politico o istituzionale che possa fermare le demolizioni. Ci rendiamo conto che il fenomeno dell’abusivismo è diffuso a Licata così come in altre città della Sicilia, ma voglio rappresentare che non rientra nei poteri della Regione, decidere di demolire o no. La legge dà ai sindaci tale responsabilità e in tal senso vanno le sentenze dei magistrati”. Per Crocetta “è sicuramente impensabile che oggi si possa pervenire a una nuova legge di sanatoria, non intendiamo contribuire ad incentivare le pratiche del passato. Chiedo al sindaco, pertanto – conclude il presidente – di fare una seria riflessione e sono pronto a incontrarlo come sempre per discutere insieme il da farsi”.