CALTANISSETTA – Sono trascorsi quarantacinque anni dalla tragica uccisione del giudice Gaetano Costa, era 6 il agosto del 1980 quando il magistrato nisseno venne ucciso dalla mafia, proprio mentre stava sfogliando dei libri su una bancarella, a Palermo in via Cavour vicino casa sua. Tre i colpi di pistola sparati da un killer in moto, una vera e propria esecuzione che ha messo fine alla sua battaglia contro la mafia.
Per non rendere vano il sacrificio del procuratore di Palermo Costa anche Caltanissetta ha voluto ricordarlo nell’aula del tribunale a lui dedicata. Un incontro promosso dall’Anm alla quale hanno preso parte le autorità civili e militari ; per ricordare un uomo di cui si poteva comprare solo la morte, come disse un suo sostituto.
Tra i presenti anche i familiari del giudice Costa il cui figlio Michele ha voluto ricordare il sacrificio di un padre ma soprattutto di un uomo, che non avrebbe mai voluto mettere a repentaglio la vita degli altri rinunciando infatti alla sua scorta e all’auto blindata, “aveva il dovere di avere coraggio”.