La Città è il nostro “tessuto connettivo” dove spendiamo il nostro tempo vivendo, l’ambito urbano dove abbiamo scelto di risiedere o dove per motivi contingenti dobbiamo vivere. Un “tessuto connettivo” che cresce, una “pelle” che si deve adattare alla trasformazioni che il vissuto impone: “le rughe, la perdita di elasticità, le macchie di vecchiaia, l’imbiancamento dei capelli, la perdita di tono muscolare…”!
Fenomeni di invecchiamento dove, mentre nel corpo umano poco possiamo fare se non tenerci in forma con una vita salutare, nel tessuto urbano, invece, possiamo e dobbiamo fare molto, adeguando la Città alle nuove esigenze in un momento di crescita che coinvolga in positivo gli operatori del settore. Compito di questa azione è proprio quello della Pubblica Amministrazione e nello specifico della pianificazione urbanistica e progettazione delle opere pubbliche comunali. Per fare ciò occorre individuare quali possono essere i “partner”. Dato per scontato il coordinamento della Amministrazione Comunale e della sua struttura tecnico amministrativa interna, si ritiene che punto di forza sia il coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche, e cioè di quegli Enti preposti alla formazione dei giovani: “Forza” che vive e sente le nuove esigenze e che deve essere istruita per progettare la propria Città, quell’ambito futuro dove vivere. I giovani, con i loro “sensori”, oggi più che mai, in forza della comunicazione e della globalizzazione, sempre più cittadini del mondo. Sono loro che vedono e sentono cosa “manca” nel tessuto urbano e sono portavoci di quello che vorrebbero avere e di come vorrebbero vedere in prossimo futuro la nostra Città. Giovani che, purtroppo, per effetto della globalizzazione stanno perdendo il senso della proprie radici. Conoscono forse meglio quello che c’è fuori dalla nostra cerchia urbana, le altre Città italiane ed estere, che non quello che è il vissuto ed il tessuto del nostro centro storico. Cittadini del mondo ma, a volte, estranei alla propria Città, alla propria identità e origine. Obiettivo di questa iniziativa, “Laboratorio di sperimentazione urbana” è proprio questo: il cercare nuove soluzioni urbane ma nel rispetto dell’esistente, della storia e delle tradizioni. E cioè puntare ad essere contemporanei guardando al futuro senza nostalgia del passato ma reinterpretandolo.
Per raggiungere questo obiettivo sono state coinvolte, oltre alla Amministrazione Comunale, le scuole e precisamente: l’ITET “Rapisardi – Da Vinci”, indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio (Geometri) di Caltanissetta con il Dirigente la Dott.essa Santa Iacuzzo, l’Ingegnere Calogero Infantolino e lo staff di colleghi tra i quali l’ing. Arcangelo Intilla e l’arch. Angelo Di Benedetto con alcuni alunni della IV e V classe e la Facoltà di Architettura della Università degli Studi di Enna “Kore” con il Preside Prof. Ing. Giovanni Tesoriere con l’esercitazione nell’ambito del Laboratorio “Architettura degli interni e allestimenti” del Prof. Arch. Maurizio Oddo, il suo staff con gli allievi del corso.