Con la presente chiediamo un immediato intervento in merito ad una gravissima questione relativa alla salute e alla sicurezza dei lavoratori dell’ASP di Caltanissetta. In data 23/04/2021 la scrivente organizzazione sindacale ha denunciato la permanenza di scatoloni di rifiuti speciali, presumibilmente provenienti dai reparti impegnati nell’emergenza COVID, negli spazi adiacenti alle aree di attività clinica COVID e nello specifico nella palazzina malattie infettive nell’area di stoccaggio del presidio ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta e nella RSA di via Luigi Monaco.
Si chiedeva pertanto al RSPP e allo SPRESAL di Caltanissetta, competenti in materia, un intervento rapido al fine di rimuovere i suddetti rifiuti speciali che costituivano un potenziale pericolo per tutti i lavoratori.
Successivamente in data 10 maggio 2021 , la scrivente ha inviato una nota di sollecito, (sempre al RSPP, allo SPRESAL e al Direttore Generale ASP di Caltanissetta) considerato che niente era stato fatto e che alcunché era cambiato; perdipiù la situazione continuava a peggiorare e pervenivano notizie per niente rassicuranti da parte degli stessi lavoratori che erano costretti a respirare un’aria assolutamente malsana e nociva per la propria salute.
Ad oggi, alcun riscontro da parte dell’ASP, ma siamo a conoscenza che ancora all’interno della RSA di via Luigi Monaco decine e decine di scatoloni sono accatastati mentre dovrebbero essere smaltiti entro 5 giorni e nell’area sottostante la palazzina di malattie infettive presso il P.O Sant’Elia è posteggiato un container anch’esso pieno di rifiuti speciali.
Fermo restando l’atteggiamento ormai risaputo da parte dell’ASP di Caltanissetta che mai riscontra le note delle organizzazioni sindacali, inoltre non si ha notizia di interventi da parte di RSPP e SPRESAL, riteniamo che sia oltraggioso e scandaloso che i lavoratori debbano rischiare la propria sicurezza nel proprio posto di lavoro.
L’assoluta noncuranza e la mancanza di rispetto per chi lavora è palese e da parte nostra è intollerabile che debba succedere tutto ciò a scapito della salute dei lavoratori. E’ necessario rispettare la dignità dei lavoratori tutelandone innanzitutto la salute e la sicurezza, per noi diritti fondamentali.