La cronaca del fine settimana

Due auto incendiate nel centro storico e alcune  balle di fieno in fiamme nelle campagne nissene sabato sera a Caltanissetta.  Tre gli interventi dei vigili del fuoco nel giro di poche ore.  Alle 21,30 infatti i pompieri sono intervenuti in via Cardinale  Nava per l’incendio di un’Alfa romeo 156 di proprietà di un giovane della zona. A dare l’allarme i residenti , sul posto sono intervenuti anche i poliziotti della volante. Un’ora dopo in via Palestro  in fiamme una Peugeot utilizzata da una ragazza. Anche in questo caso sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia, mentre prima della mezzanotte in contrada Bifaria  le fiamme hanno distrutto una decina di balle di fieno. Sul caso indagano i Carabinieri .

A Gela invece i Carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto, in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Torino, il 33 enne Gianluca Parisi che nell’ottobre del 2009 si è reso responsabile  nel piccolo centro di Romentino, in provincia di Novara, del reato di furto aggravato in un bar. L’uomo dovrà scontare in carcere  2 anni e 6 mesi di reclusione.

Sempre nella città del Golfo i poliziotti del locale Commissariato hanno tratto in arresto in attuazione a un  ordine di esecuzione pena il 29 enne Giovanni Simone Alario poiché riconosciuto colpevole dei reati di falsa testimonianza e spaccio di sostanze stupefacenti che dovrà scontare 3 anni, 4 mesi e 27 giorni di reclusione. Denunciato altresì 4 gelesi: un 39 enne e un 41 enne entrambi per sostituzione di persona e truffa; un 55 enne per diffamazione e omessa comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza per lo svolgimento di un pubblico comunizio e un 46 enne per ricettazione poiché trovato in possesso di ricambi auto senza poterne giustificare la provenienza.

Infatti i poliziotti  nell’ambito di un mirato servizio di controllo  per prevenire e reprimere i reati predatori, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Gela, in un capannone in via Settefarine, un autoricambi apparentemente chiuso da due anni, hanno  rivenuto centinaia di parti sia meccaniche sia elettroniche di autovetture, prive di regolare documentazione di origine e pertanto di probabile provenienza furtiva. Oltre alla denuncia per il proprietario è scattato anche il sequestro del capannone . Come è emerso dai primi accertamenti, alcuni dei blocchi motori analizzati, presentavano evidenti segni di punzonatura nella parte del codice numerico ed inoltre sono state  rinvenute, abilmente occultate sotto altro materiale, numerose centraline elettroniche prive della prevista documentazione. Sono in corso ulteriori indagini per verificare la provenienza del materiale  nonché eventuali collegamenti con la “base operativa” sequestrata lo scorso 2 maggio.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.