La cronaca del fine settimana

Sequestra moglie e figli e si barrica in casa, è quanto successo nella notte tra venerdì e sabato a Gela nel quartiere Albani Roccella. In arresto in flagranza di reato per sequestro di persona un gelese con precedenti di polizia per stupefacenti. Al culmine probabilmente di una discussione l’uomo ha chiuso a chiave la moglie e i suoi due figli minori – di cui una di appena un mese – nella camera da letto della loro casa , ignorando più volte la richiesta della donna di aprire la porta per poter allattare la più piccola. Una notte da incubo iniziata verso la mezzanotte e conclusasi all’alba di sabato quando la donna ormai disperata ha deciso di mandare un messaggio alla madre e alla sorella per chiedere aiuto, quest’ultime con grande rapidità hanno così allertato i Carabinieri.

Giunti sul posto i militari si sono subito accorti della gravità della situazione e visto che l’uomo, in evidente stato di alterazione, ha rifiutato più volte di aprire la porta hanno deciso di allertare i Vigili del Fuoco che grazie a un’autoscala hanno raggiunto la finestra al primo piano permettendo alla donna e ai due piccoli di uscire dalla casa. Durante il tentativo di negoziazione l’uomo ha anche tentato di fuggire arrampicandosi tramite la grondaia sul balcone del piano superiore ma grazie alla capacità persuasiva dei Carabinieri alla fine si è consegnato alle forze dell’ordine e agli operatori del 118 per un malore accusato dopo essere stato preso. L’uomo si trova ora alla casa circondariale di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A Riesi invece i Carabinieri, a seguito di una misura cautelare emessa dal magistrato di sorveglianza, hanno tratto in arresto per numerosi reati di lesioni, danneggiamento, minaccia aggravata e appropriazione indebita il 57 enne Francesco Tabbì, già noto alle forze dell’ordine per associazione di tipo mafiosa e tentato omicidio. Reati commessi tra l’agosto del 2014 e l’ottobre del 2015 denunciati dai familiari dell’uomo per altro vigilato speciale.

Tabbì è stato condotto alla casa circondariale di Trapani in attesa di scontare la pena di un anno alla casa di lavoro di Favignana.

Giro di vite durante il fine settimana della Guardia di Finanza che ha sequestrato in un esercizio commerciale di Caltanissetta gestito da cittadini di nazionalità cinese circa 700 articoli elettrici ed elettronici del valore di oltre 10 mila euro potenzialmente pericolosi per la salute in quanto privi di una serie di indicazioni previste dalle vigenti normative comunitarie e nazionali a tutela dei consumatori.

Ad essere sequestrati lampadine, prolunghe, adattatori, portalampade, faretti, torce, accessori elettronici, asciugacapelli, ventilatori, caricabatterie, prese e ciabatte elettriche e tanti altri articoli destinati agli usi domestici risultati non a norma e privi delle previste prescrizioni ed istruzioni in lingua italiana in violazione alle norme sul consumo. Prodotti messi a disposizione della Camera di Commercio che comminerà la sanzione amministrativa al titolare dell’attività commerciale e deciderà sulla destinazione degli stessi, sulla loro analisi di laboratorio e probabilmente distruzione come avviene nella maggior parte dei casi.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.