La cronaca del fine settimana

Hanno avvicinato un pensionato 77 enne nelle vie del centro storico mettendo a segno l’ennesima truffa del “vecchio conoscente” e spillando alla vittima bel 23 mila euro. Una trasferta finita male per due pregiudicati messinesi, Salvatore Di Napoli 62 anni e Felice Di Napoli 42 anni, rispettivamente padre e figlio, rintracciati e tratti in arresto in flagranza del reato di furto fraudolento dalla Polizia stradale di Messina grazie al tempestivo intervento della squadra mobile nissena che si è messa subito sulle tracce dei due uomini dopo l’allarme lanciato dal pensionato una volta che si è reso conto di essere stato raggirato.
Il pensionato infatti venerdì mattina è stato avvicinato con la scusa di un’informazione da un uomo spacciatosi per straniero a bordo di un’Opel corsa, nel frattempo sopraggiungeva a piedi il complice che si intrometteva nella discussione. Dopo aver convinto il pensionato a salire sull’auto al fine di indicare la strada all’autista per giungere alla sua meta, quest’ultimo raccontava di trovarsi a Caltanissetta per incontrare un dottore, vecchio amico del padre che si prodigava spesso in opere di beneficenza, per consegnargli la somma di 250.000 euro. Il secondo complice, salito in macchina con i due, affermava di conoscere il dottore in quanto suo collega, specificando che era morto da tempo. A questo punto il presunto straniero manifestava la volontà di donare parte di soldi in beneficenza al pensionato e al dottore, quest’ultimo – suo complice – si prodigava ad accompagnarlo in un notaio di sua conoscenza. Lo straniero dunque invitata il suo complice e la vittima a pagare le spese notarili della donazioni per poi regalargli 50.000 mila euro. Dopo essersi rifiutato l’anziano ripensando al guadagno accettava e prelevava dalla sua abitazione 23 mila euro frutto del risparmio di tanti anni di lavoro. Giunti all’altezza di un tabacchino i due male intenzionati invitavano il pensionato a scendere per acquistare tre fogli uso bollo per poi darsi alla fuga. La vittima non trovando più l’auto fuori e resosi conto di essere stato truffato ha così telefonato al 113.
Grazie agli accertamenti degli uomini antirapina con il sistema in grado di rilevare le targhe in transito i due sono stati intercettati mentre varcavano i caselli autostradali di Catania. Allertata la polizia stradale di Messina i due truffatori seriali sono stati bloccati ed è stata recuperato la somma spillata all’anziano nisseno.
A Niscemi i poliziotti hanno tratto in arresto il 26 enne pregiudicato Giacomo Buccheri per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali colpe e danneggiamento aggravato continuato. Il giovane, fermato sabato mattino durante un controllo, dichiarava di esser sprovvisto di patente di guida e copertura assicurativa pregando gli agenti di chiudere un occhio e non procedere alla contestazione. Al diniego dei poliziotti il giovane decideva di darsi alla fuga, sfrecciando a folle velocità per le vie cittadine. Dopo un breve inseguimento il giovane dopo aver perso il controllo del mezzo andava a sbattere contro un’altra auto. Ripresa la corsa speronava la macchina dei poliziotti che nel frattempo lo avevano affiancato, finendo contro un palo della segnaletica stradale. Dopo essersi rifiutato più volte all’invito di scendere dall’auto, opponeva un vano tentativo di resistenza, motivo per cui è stato prelevato di forza e tratto in arresto
A Gela invece i poliziotti del locale commissariato hanno tratto in arresto, in ottemperanza a un ordine di esecuzione pena emesso dalla procura della Repubblica del tribunale di Lodi, il 40 enne Giuseppe Scudera che dovrà scontare 4 mesi ai domiciliari per furto aggravato. Due le persone denunciate un trentenne per detenzione di arma da taglio di genere vietato, un coltello a serramanico lungo 14 cm rinvenuto nell’auto durante i controlli e un 27 enne per aver installato nella sua abitazione apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni, conversazioni telegrafiche o telefoniche.

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