La cronaca del fine settimana

CALTANISSETTA – Violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni nei confronti della figliastra: con queste accuse un tunisino 52 enne da anni residente a Gela è stato tratto in arresto dai poliziotti del locale commissariato e della sezione di Polizia Giudiziaria così come disposto dal sostituto procuratore della Repubblica Lara Seccacini.

L’uomo sposato con una donna tunisina e padre di tre figlie per anni avrebbe esercitato prepotenza e continue vessazioni verso le donne della propria famiglia, terrorizzandole al punto che le stesse nonostante in più occasioni siano state costrette a ricorrere alle cure dell’ospedale hanno preferito tacere o affievolire la gravità dei fatti proprio per il timore di eventuali ripercussioni. Vittima prescelta per queste angherie era in quasi tutte le occasioni la figlia di prime nozze della moglie trattata alla stregua di un oggetto sul quale il tunisino riversava tutte le proprie frustrazioni, privandola della libertà e autonomia di pensiero ed azione.

Esasperate delle continue violenze e delle morbose attenzioni che il padre rivolgeva alla figliastra le figlie del tunisino dopo un’iniziale silenzio e ritrosia a parlare hanno deciso di collaborare con la polizia svelando i retroscena della drammatica vicenda dove l’uomo “padre padrone” aveva costretto moglie e figlie ad una vera e propria sudditanza in nome di una presunta superiorità di genere. Il tunisino si trova ora alla casa circondariale di Gela a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa della convalida del provvedimento da parte del G.I.P.

A Mussomeli i Carabinieri assieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo nel corso di una vasta operazione di controllo hanno ispezionato numerose attività commerciali del Vallone al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e il rispetto della normativa in materia di legislazione previdenziale e sociale.

In due attività gestite da cinesi sono state riscontrate delle irregolarità in materia di “tutela dei lavoratori” tra cui l’installazione di numerose telecamere interne senza la prevista autorizzazione della Direzione territoriale del Lavoro di Caltanissetta e l’impiego di personale in nero. Motivo per il quale è scattata la sospensione dell’attività d’impresa e sono state emesse sanzioni amministrative pari a 30.000 euro.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.