La chiusura del punto nascite di Cefalù sbarca Roma

Interrogazione del M5S al ministro Lorenzin

La chiusura del punto nascita di Cefalù sbarca alla Camera. Il gruppo parlamentare del M5S  a Montecitorio ha presentato una interrogazione, prima firmataria Giulia Di Vita,   per chiedere al ministro della Salute Lorenzin “di intervenire al fine di correggere quello che appare agli interroganti un chiaro errore di valutazione … considerata l’importanza di mantenere quantomeno un’unità operativa di ginecologia ed ostetricia per le emergenze”.

A favore della chiusura del punto nascita (prevista dalla Regione, perché al di sotto della soglia minima dei 500 parti l’anno),  secondo quanto affermato dal primo cittadino di Cefalù, si sarebbe espresso il ministro dopo la tragedia della piccola Nicole.

Una eventualità che gli interroganti chiedono di chiarire con l’interrogazione

Al fine di indurre il ministro a ritirare il supposto pronunciamento negativo sul punto nascita, l’interrogazione riporta in premessa alcuni dati della struttura, con un trend in netta crescita, che dovrebbe portare a fargli superare entro l’anno la soglia dei 500 parti l’anno.

“Nel 2014 – si legge nell’interrogazione – il totale dei parti è stato di 420 con un incremento, rispetto al 2013, di circa il 15 per cento. Dal 1o gennaio 2015 ad oggi la struttura ha avuto un incremento di 20 parti rispetto allo stesso periodo del 2014”.

 

L’ospedale di Cefalù – afferma Giulia Di Vita – possiede un alto livello di efficienza con una assistenza  h 24 di una unità operativa composta  complessivamente da 8 ginecologi, 4 pediatri, 6 ostetriche, 6 infermieri professionali e 3 operatrici socio sanitarie.
Si aggiunga – continua la Di vita –  che ad oggi il punto nascite di Cefalù ha la peculiarità di poter servire utilmente, riducendo così i disagi consequenziali, quei comuni delle Madonie che per difficoltà di collegamenti stradali arrivano a distare, come nel caso di Isnello, tra i 55 e i 60 minuti di tortuoso percorso stradale, soprattutto montano, dal punto nascite più vicino, che dal 30 aprile diverrà quello di Termini Imerese”

 

Contro la chiusura del punto nascite di Cefalù un’altra interrogazione, diretta all’assessore regionale Lucia Borsellino,  è stata già presentata all’Ars dal gruppo parlamentare di Palazzo dei Normanni, primo firmatario Salvatore Siragusa.

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