Italia Nostra: Sicilia tra ambiguità, contraddizioni e condoni

Lo scorso anno, dopo una controversa battaglia e grazie alla lungimiranza della dr. Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale al Territorio e Ambiente del governo Crocetta, eravamo riusciti a bloccare, a far revocare la circolare relativa alla sanatoria edilizia emanata da Mariella Lo Bello, che l’aveva preceduta nell’incarico di governo. L’ex assessore Lo Bello aveva operato in seguito a un parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa che, di fatto, estendeva le dimensioni del condono edilizio (previsto da una legge del 2003) agli immobili ricadenti in aree sottoposte a vincolo paesaggistico e idrogeologico.

“Dopo un attento esame con i miei uffici e il dipartimento di Urbanistica, di comune accordo con il presidente Crocetta abbiamo deciso di revocare la circolare, attraverso la quale si era innescata la convinzione che vi fosse, da parte dell’assessorato al Territorio e Ambiente, una sorta di prescrizione ai comuni di attenersi ai criteri interpretativi del parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Ferma restando l’interpretazione giurisprudenziale resa dal Cga, espressa in sede consultiva per il ricorso straordinario di un singolo privato al presidente della Regione, e considerando che la circolare n. 2 non comportava alcuna novità nel quadro giuridico e giurisprudenziale sull’argomento, i comuni potranno esaminare le istanze di condono edilizio ai sensi del Dl 269/2003, nella piena autonoma determinazione sulle singole fattispecie trattate”. Queste le dichiarazioni dell’ex assessore Sgarlata, nel giugno del 2014.

A distanza di un anno, a due giorni dalle elezioni amministrative in Sicilia, il governo Crocetta si rimangia tutto. “Il provvedimento a firma dell’assessore Croce, che rende applicabile anche in Sicilia il condono proposto nel 2003 dal Governo nazionale, smentisce non solo anni di statuizioni delle corti di giustizia ma anche la linea politica dello stesso presidente Crocetta. E, ancora una volta, questo governo incapace dimostra la propria totale schizofrenia”. Così si è espresso, in questi giorni, il presidente della commissione Ambiente e Territorio all’Ars, Giampiero Trizzino.

Noi di Italia Nostra non possiamo che esprimere sconcerto di fronte all’annuncio dell’attuale assessore regionale al Territorio e Ambiente Maurizio Croce (anch’egli facente parte del governo Crocetta), in ordine alla decisione di riaprire una sanatoria edilizia in Sicilia. Pensavamo che tollerare e favorire politiche di abusivismo, sfruttamento e degrado del territorio appartenesse a una classe politica superata da visioni che guardano alla legalità e alla tutela dell’ambiente come strumenti per una buona amministrazione. Inevitabilmente ci chiediamo: si tratta forse di una mossa – disperata – dell’ultima ora? Certo è che la Sicilia non può più sopportare abusi sul suo territorio, ulteriori danni e sfregi al suo straordinario patrimonio storico e paesaggistico, in ossequio a politiche miopi e clientelari. La Sicilia non può più tollerare sconcertanti ambiguità e contraddizioni. La Sicilia non può più tollerare un’assoluta mancanza di programmazione e progetto. Noi, comunque, continueremo a lottare per la tutela e la valorizzazione dell’Isola.

Leandro Janni, Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

 

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