Caltanissetta 2021. «Dove non c’è visione, non c’è speranza»
L’estate del 2021 volge al termine. Di sicuro ci attende un autunno poco rassicurante. E qui, a Caltanissetta, in questa città sempre più lontana e sola, in questa città sempre più confusa e dispersa, la crisi nella quale siamo immersi da troppo tempo attende risposte e soluzioni ogni giorno più pressanti. Da tutti: dalle istituzioni, dai comitati, dalle scuole, dalle parrocchie, dalle associazioni cittadine, da ciò che resta dei cosiddetti “partiti politici”, dagli artisti, dagli imprenditori. Da ciascuno di noi.
Ma, di sicuro, al Comune, al di là dell’ordinaria amministrazione (che qui è sempre e comunque “straordinaria”), spetta un ruolo fondamentale, imprescindibile: ovvero il ruolo di guida e di regia. Il ruolo di “animatore sociale”. E invece, registriamo debolezza e incertezza, uno sguardo assai opaco sulle realtà. Un’estenuante “indeterminatezza” che non può che protrarre lo stato di crisi, lo stato di “depressione sociale” in cui si trova la comunità cittadina. D’accordo, nessuno ignora gli effetti nefasti della pandemia da Covid-19. Nessuno ignora il fatto che l’apparato tecnico-burocratico della città è insufficiente, obsoleto. Fortemente inefficace e inefficiente. Ma, ciò detto, è evidente che alcuni assessori della giunta Gambino stiano dimostrando una preoccupante, inesorabile inadeguatezza in ordine al ruolo e ai compiti loro assegnati. E forse, persino poco impegno. Per quanto riguarda la “macchina comunale”, contiamo, ovviamente, sul concorso – in atto – finalizzato alla selezione e al rinnovo del personale. E contiamo sul fatto che tale concorso venga gestito nel migliore di modi e possa condurre a risultati quantomeno soddisfacenti.
Ma, al di là di tutto, è certo che il sindaco Gambino e la sua giunta, in questo particolare, cruciale momento, debbano fare il punto della situazione, senza remore e senza infingimenti, con lucidità e coraggio: analizzando a fondo le non poche criticità presenti (a cominciare dalla gestione dell’igiene e del decoro urbano così come la gestione dell’acqua) e assumendo le doverose, imprescindibili determinazioni; indicando gli obiettivi, le finalità prossime e meno prossime dell’amministrazione comunale e quindi ponendo in essere le dovute, necessarie azioni. E infine, essi dovrebbero indicare, proporre un’idea, una prospettiva e un percorso nuovi, ambiziosi e possibili per la nostra Caltanissetta. «Dove non c’è visione, non c’è speranza» diceva George Washington Carver.
Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia