Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella qualità di assessore dei Beni Culturali ad interim (un interim ormai troppo lungo e che si presta a legittime perplessità), non intenderebbe firmare il decreto di ri-adozione del piano paesaggistico di Messina, sospeso da una peculiare sentenza del Tar di Catania. Un piano paesaggistico, quello di Messina (Ambito 9), in vigore da diversi anni. Il decreto, dopo le dovute verifiche da parte dei funzionari dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali, dopo il parere favorevole dei componenti della Speciale Commissione – Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio, è pronto da diversi giorni. Ma Musumeci non firma.
Di certo siamo di fronte a una decisione assai grave e sconcertante, che espone il territorio, il paesaggio messinese al rischio di possibili aggressioni e speculazioni. Alla Regione Siciliana il Tar aveva concesso 180 giorni di tempo per ri-adottare il piano. I termini per l’adozione scadranno il prossimo 27 ottobre 2019. Lo stesso presidente Musumeci aveva convocato d’urgenza, il 17 settembre scorso, l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio, affinché esprimesse uno specifico parere.
L’atteggiamento di Musumeci è quantomeno ambiguo e contraddittorio, così come ambiguo è pure il via libera alla società petrolifera Panther Oil per la ricerca di giacimenti fossili nel Val di Noto e la disponibilità nei confronti della società Oikos, che intenderebbe realizzare una mega discarica nel magnifico territorio di Centuripe.
Italia Nostra si opporrà fermamente a queste decisioni politiche che mettono a rischio la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale siciliano contraddicendo, tra l’altro, lo slogan coniato nel corso della sua ultima campagna elettorale, con l’hashtag #DiventeràBellissima.
Mariarita Signorini Presidente nazionale di Italia Nostra
Leandro Janni Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia